Adinolfi al akbar


Mario Adinolfi pare un talebano mentre tenta di radicalizzazione gli estremisti solo dopo essersi proclamato loro leader, assicurando sua stato consacrato dal potere religioso. La sua tesi è che la difesa della libertà di scelta altrui sarebbe "una moda" a cui lui si oppone proponendo un programma molto simile a quello dei talebani a suon di donne sottomesse, divieti all'amore e uso politico della religione:

Le tesi sostenute dai due sono di un populismo disarmante. Monsignor Vincenzo Paglia dichiara che «C’è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. E insieme con questo c’è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura».
Peccato ci voglia una certa sfaggiataggine a definire "vita" quell'agonia che lui vuole sia imposta al prossimo contro il volere delle sue vittime. Ma va peggio con Adinolgi, col fondamentalista che si proclama il più cristiano tra i cristiani mentre dichiara:

Come unico movimento politico organizzato di ispirazione cristiana rimasto nello scenario italiano, ringraziamo la Pontificia Accademia per la Vita per l’importante presa di posizione contro il referendum sull’eutanasia voluto da Marco Cappato. Siamo grati per le parole vaticane perché tornano a sottolineare il valore della fraternità nella sofferenza. Ribadiamo poi che il referendum è irricevibile dalla corte costituzionale perché la cancellazione delle poche parole dall’articolo 579 del codice penale aprirebbe una enorme vacatio legis sul terreno dell’omicidio del consenziente, che potrebbe essere praticato con qualsiasi modalità e senza motivazioni. Quindi Cappato sta chiedendo agli italiani i dati e le firme per un referendum-imbroglio irricevibile giuridicamente.

E cero, perché Adinolfi si ctede costituzionalista oltre che voce di Dio, bigamo e trino in quanto omofobo che fa soldi molestando i ragazzini gay. Insomma, il solito prepotente che cerca di spiegare che i talebani sono boy scout se paragonati al regime che lui ci infliggerebbe. E, al solito, insulta tutti in quella sua convinzione che la diffamazione basti ad auto-attribuirsi la ragione.
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