Dittatura leghista. Dopo il ddl Zan, la Lega usa gli emendamenti per sabotare pure il green pass


I leghisti si confermano come dei dittatori che hanno pure la sfacciataggine di guardare all'elettorato nazifascista parlando di "dittatura sanitaria".
Dopo aver sequestrato il ddl Zan con squallide audizioni e dopo aver rallentato la democrazia con migliaia di emendamenti ostruzionistici, ci riprovano col green pass. Sono infatti novecentosedici gli emendamenti presentati ieri dalla Lega al decreto sulla carta verde, tutti scritti solo per sabotare l'Italia e compiacere i menefreghisti che pretendono di poter andare in giro ad infettare la popolazione.
Al solito, il loro obiettivo è quello di svuotare le leggi. Pretendono l’esenzione dal Green pass per minorenni, l’autocertificazione per i clienti bar e ristoranti, l’esenzione per fiere e sagre all'aperto, per servizi interni agli alberghi e nessun vincolo per i mezzi di trasporto. Insomma, vogliono anarchia e se ne sbattono se il menefreghismo dei loro elettori potrebbe costare vite umane e nuove chiusure. Con Salvini, le sagre della porchetta verranno prima della salute pubblica. E dato che la maggioranza del Paese non la pensa come il papeetaro, ecco che usano gli emendamenti per imporre la loro dittatura del menefreghismo e della strafottenza.
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