Il Vaticano tenta la solita ingerenza contro il referendum per l'eutanasia legale


Dopo la sua ingerenza a sostegno di delinquenti e neonazisti che vanno in giro a picchiare i gay, il Vaticano si è nuovamente giocato la carta nell'ingerenza contro l'eutanasia, dicendo che il corpo e vostro ma a decidere per voi devono essere Pillon e Adinolfi. Quindi, cari malati, voi dovete soffrire come cani dato che madre Teresa ha insegnato ai preti che la sofferenza altrui può costituire un lucroso business.
Ed è così che, inevitabile come le tasse e la morte, arriva il commento di monsignor Vincenzo Palma, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Praticamente ripetendo i peggiori slogan populisti di leghisti e adinolfiniani, il prelato ha dichiarato:

C’è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. E insieme con questo c'è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura. Si sta man mano incuneando nella sensibilità della maggioranza una concezione vitalistica della vita, una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde ad un certo benessere e ad una certa concezione di salute viene espulso.

Peccato che questi signori si dimenticano sempre un particolare: nessuno dovrà morire ma ognuno potrà scegliere per sé stesso. E se loro vogliono l'abolizione delle libertà personali, non si possono trascurare le sentenze che rimarcano come le loro imposizioni siano incostituzionali.
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