Praticamente Pillon fa quadrato con i talebani nell'attaccare i diritti dei gay afghani


Il senatore leghista Simone Pillon pare quanto di più simile ai talebani esista in Occidente. Anche lui vuole vietare i matrimoni gay, manifesta contro i vaccini, vuole imporre la sua religione e vede nella donna in oggetto adibito alla procreazione.
Eppure è ricorrendo al suo solito populismo privo di valori che ne approfitta per starnazzare che a lui ha dato fastidio che gli americani difendessero i diritti dei gay dato che lui apostrofa la tolleranza come un "falso valore".



Sarà dunque felice Pillon nell'apprendere che i talebani hanno già annunciato di voler uccidere i gay per lapidazione o schiacciamento, dato che anche i talebani reputano la tolleranza un falso valore. E fa sorridere il suo sostenere che contro il fanatismo religioso serva più fanatismo religioso e più radicalizzazione.

E quali sarebbero i "valori" che lui giura sarebbero promossi dal suo anato Salvini e dal suo venerato Orban? Ce lo spiega un suo seguace, tutto eccitato all'idea di uccidere chi difende i diritti delle donne contro il loro volere da misogini maschilisti:



A questo punto ci si potrebbe chiedere se i leghisti siano arrabbiati con i talebani perché gli hanno rubato il loro programma politico più che per le loro azioni. E chissà che qualcuno possa spiegare a Pillon che uno dei Paesi che finanzia i talebani è il Qatar:



Al solito, la sua ipocrisia è imbarazzante quanto sono imbarazzanti i suoi quotidiani insulti ai cittadini gay. Ma che ci si può aspettare dai falsi valori di un simile leghista, letteralmente ossessionato dalla sua omofobia?
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