Possibile LGBTI+ entra ufficialmente in ILGA World e Europe


«Sono molto felice e orgoglioso di annunciare che il nostro gruppo Possibile LGBTI+ è stato ammesso dal Board internazionale di Ilga World come nuovo membro italiano dell’organizzazione ombrello che riunisce 1731 realtà LGBTIQ+ da 168 Paesi nel mondo», commenta Gianmarco Capogna, portavoce nazionale della campagna tematica di Possibile, a fronte dell’entrata in ILGA World. «Negli ultimi mesi, grazie al lavoro delle persone che attivamente lavorano per la campagna LGBTIQ+, in Italia ma anche nei comitati esteri, abbiamo lavorato per ampliare la nostra rete di contatti internazionali in quanto convint* che la battaglia per l’uguaglianza della nostra comunità sia necessariamente transnazionale e intersezionale. Entrare in ILGA conferma il nostro impegno per offrire in Italia uno spazio politico davvero inclusivo, accogliente e rispettoso per tutte le persone e le identità». «Il nostro appoggio alle battaglie che superavano i confini nazionali non è mai mancato e in questo senso è fondamentale implementare sempre la rete, i contatti, il lavoro di squadra con altre realtà del mondo LGBTIQ+. Con questo spirito abbiamo deciso di unirci ad ILGA continuando un percorso internazionale di confronto già intrapreso con altri gruppi con cui condividiamo battaglie e visione. Stiamo, ad esempio, seguendo con molta attenzione l’iter della Ley Trans spagnola e siamo entrati in contatto diretto con Mar Cambrollé, Portavoce di Plataforma Trans, che incontreremo online a settembre per aprire un confronto e capire come poter strutturare una collaborazione transnazionale. Il tema dell’autodeterminazione per le persone trans* e intersex è quanto mai urgente nel nostro Paese ed è riemerso in questi giorni anche in merito al Green Pass, come sottolineato da Gruppo Trans. Il documento infatti si basa sui dati anagrafici della persona che spesso non corrispondono all’identità. Un ennesimo retaggio dell’antiquata legge 164/82 che deve essere necessariamente superata per riconoscere piena dignità e pieno riconoscimento a tutte le persone e a tutte le identità», conclude Gianmarco Capogna.
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