L'indecenza di Adinolfi: «O la fede o Fedez»


Mario Adinolfi dice che non sarebbe cristiano chi non pretende leggi che impediscano la libertà altrui, praticamente proponendosi come un integralista equiparabile ai talebani che vuole imporsi con la forza. E se c'è da provare ribrezzo davanti alla sua violenza e alla sua ideologia liberticida, a mostrarci che lui non conosce alcuna decenza è la frase conclusiva: «O la fede o Fedez».



Insomma,ci tiene a farci sapere che lui va a Messa tutte le domeniche e poi, appena uscito, corre a giudicare la vita altrui. Ma, date le premesse, possiamo anche noi dire che bisogna scegliere tra la fede o Adinolfi, dato che la sua propaganda pare vonyro la pietà cristiana e contro il volere di un Dio che ci ha concesso quel libero arbitrio che lui vorrebbe toglierci? E che c'entra Fedez con l'eutanasia? Davvero Adinolfi vuole ridurre una discussione sul diritto di scelta dei malati terminali alla sua personale antipatia per chi ha osato criticare i leghisti che vogliono bruciare i figli gay nel forno?
Se Adinolfi è contro l’eutanasia, gli basterà non chiederla. Se è contro l'aborto, gli basterà non abortire. Se è contrario al matrimonio gay, gli basterà non sposare un gay. Ma se vuole leggi che impongono il suo volere agli altri citando i Vangeli, inizi a dirci perché lui ha preteso di poter essere libero di poter divorziare dato che la Chiesa è chiara nel suo sostenere che non lo dovesse poter fare. E la Chiesa neppure elogia quel gioco d'azzardo che lui propose di legalizzare quando entrò in parlamento. Ma forse, come per i talebani, i suoi dogmi valgono solo contro gli altri...
2 commenti