Pillon è tragicomico mentre si attribuisce una "ripresa valoriale" dopo le sue degradanti audizioni


Il senatore legista Simone Pillon risulta quasi comico mentre parla di "ripresa valoriale" dopo le sue degradanti audizioni con Platinette e gente che voleva "curare" i gay. E di certo il suo tentativo di impedire la democrazia attraverso centinaia di emendamenti ostruzionistici presentati sulla pelle delle vittime di omofobia non pare avere nulla di "cristiano" e tantomeno di "valoiriale", casomai pare il preludio a quelle dittature che portarono morte e distruzione nel cuore dell'Europa.
Mentre si susseguono aggressioni omofobe, sequestri di beni legati alle attività commerciali dei leghisti e casi di cronaca in cui assistiamo a leghisti sparano all'impazzata per strada, a parlare di "valori" è quel senatore che si dice eccitato davanti al loro alleato ucraino che calpesta i più basilari diritti umani e minaccia il benessere dei bambini.

Usando termini prelevati direttamente dalla peggior propaganda neofascista, dice di temere che Dio non possa più essere usato per limitare la libertà altrui, con il rischio che le persone possano decidere per sé stesse al posto di subire le sue imposizioni. Non male per il tizio che ha manifestato in piazza sostenendo che i no-vax debbano essere lasciati liberi di infettare gli altri perché la Lega ritiene che il bene comune sia un ostacolo al menefreghismo e all'egoismo del suo elettore medio.
Parlando di "genderismo" e di "eutaniasia" in quel suo dire che la libertà altrui è un'offesa alla sua prepotenza, inizia pure a dire che non esisterebbe più la "famiglia" perché c'è chi osa mettere in dubbio che a contare sia l'amore e non i coiti vaginali. Ma lui non vede amore, sostenendo che i bambini vadano pagati e che si debba pagare chi produce prole, starnazzando che però il maschio deve essere come dice lui perché lui dice che non saremmo più in grado di distinguere tra uomo e donna. Insomma, la solita propaganda in cui tira in mezzo pure "mamma e papà" in quel suo mortificare la famiglia nel piegarla alle sue fantasie sessuali.

Il risultato è questa porcheria:



Quindi sì, per una vera ripresa valoriale è necessario respingere Pillon e tutte le sue opere malvagie. Perché pensare che la Lega possa imporre i suoi "valori" ai bambini significa distruggere la nostra civiltà. Ed è significativa la modalità in cui Pillon non dice nulla di suo, ma ripete solo gli slogan coniati dalla propaganda estremista che cercando di trarre profitto dalla paura, dall'odio e dal degrado etico e morale.
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