Alessandro Zan torna a denunciare l'ipocrisia leghista: «Querelano al posto di scusarsi»


No, il fatto che Alessandro Zan abbia denunciato l'ipocrisia di leghisti che parlano contro i gay e poi se ne vanno segretamente a Mykonos a limoarsi dei ragazzi non significa sia «un guardone» come lo ha definito Salvini. Significa semplicemente che si è rotto le scatole di chi fa l'omofobo per profitto e poi lui se ne frega, esattamente come quei leader dei talebani che impongono i burqa alle donne e poi si circondano di ragazzine in bikini.

Per spiegare meglio il concetto, Zan ha commentato la storia del leghista che ha denunciato Fedez per aver riportato le sue parole:



E mentre i leghisti sembrano schizofrenici nel loro sostenere che l'odio sarebbe "diritti di opinione" ma che l'opinione vada censurata come i Griffin o che bisognerebbe imporre tremende agonie ai malati terminali contro l loro volontà mentre dicono che il non volersi vaccinare sarebbe un diritto di chi vuole andare in giro ad infettare gli altri, sui social c'è chi inizia ad ironizzare sull'evidenza di come il loro programma politico si sovrapponga quasi integralmente a quello dei talebani:




fa i fatti suoi esattamente come i k3adee dell'Isis imponevano
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