Giorgia Meloni tenta il tranello dell'immediata calendarizzazione del ddl Zan


Giorgia Meloni è tragicomica. Mentre in chiede che ai gay sia negato il diritto alla libera circolazione, ha il coraggio di chiedere che il ddl Zan sia calendarizzato durante la campagna elettorale quasi non fosse ovvio che il suo obiettivo sia quello di affossare la norma dopo aver fatto dell'omofobia un vanto.
Ironizzano sui diritti fondamentali, è per bocca di Luca Ciriani che Fratelli d’Italia ha proposto di inserire il ddl «prima delle elezioni» perché «se era urgentissimo un mese fa, discutiamo».
Detto da chi ha diffuso solo fake-news e ha dato credito persino a chi voleva "curare" i gay, la richiesta è a dir poco comico.
La maggioranza ha bocciato la proposta,con Zan che commenta: «Siamo chiari: Fratelli d’Italia, che ieri in Europa ha votato contro l’estensione dei diritti lgbt, vuole inserire il ddl Zan nel calendario di questa settimana per tentare di affossarlo». Ed anche il segretario Letta osserva: «Già dopo pochi giorni ci sarebbe uno stop per le amministrative. In ottobre lo approveremo».
Persino la Lega si è detta contraria e, per bocca di Romeo, ha dichiarato: «Voteremo contro questa proposta di calendario. Teniamo conto che ci sono decreti green pass, processo civile e penale. Spazi per fare altre misure non ce ne sono».
Ovviamente Salvini è ricorso al suo slito benaltrismo, dicendo che la sua priorità è la «rottamazione delle cartelle esattoriali» in modo che chi ha rubato sua premiato.
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