Martino Mora, tra interviste a Radio Padania e i suoi moniti contro la libertà altrui


L'ultra-fondamentalista Martino Mora non è solo un autore de Il Cittadino di Monza e delle Edizioni Radio Spada (ossia quei signori che organizzavano blasfemi rosari di preghiera contro i gay), è anche un idolo della Lega in quanto negazionista, integralista e contrario a itenere che i profughi abbiano diritti umani. Non stupisce dunque che Radio Padania Libera, ossia l'emittente salviniana nata sulla tramontata promessa secessionista del partito, lo invita come ospiti come ospite d'onore in quanto da loro reputato un esperto di "cristianesimo" di destra:



Ottenute lodi e onori davanti ad un pubblico leghista selezionato sulla base della loro fede religiosa nel populismo, è dal suo profilo Facebook che il signor Mora ci spiega che il nemico da abbattere è la libertà altrui, spiegandoci perché sia così apprezzato da quei leghisti che cercano voti proponendo un programma politico incredibilmente simile a quello die talebani.

Il pretesto cavalcato dal signor Mora è la vittoria del Leone d'Oro da parte di un film incentrato sulla storia di una studentessa che ha sento l'aborto clandestino nella Francia degli anni '60. Scrive Mora:

Al festival di Venezia ha trionfato, con il Leone d'oro, il film abortista "L'evenement", che avrebbe potuto intitolarsi col vecchio slogan femminista e pansessualista: "Il corpo è mio e me lo gestisco io". Trionfa nello stesso Festival che ha invitato e accolto con tutti gli onori, come una star, il virologo Burioni, che invece pensa che il corpo non sia nostro, ma di Big Pharma.

Se c'è da rimanere inorriditi davanti a chi mette sullo stesso piano il diritto di scelta delle donne e il suo opporsi a chi promuove i vaccini sostenendo che il negazionista debba potersene andare in giro ad infettare gli altri, il fondamentalista non ci mette molto prima di spiegarci che si sia inventato quella contrapposizione per promuovere la destra politica:

Come spiegare questa apparente contraddizione? Da una parte l'esaltazione della libertà egoistica del soggetto fino all'estremo, e dall'altra la sua negazione più vistosa? Da una parte l'anarchia e dall'altra la tirannia? Non è forse la stessa contraddizione di partiti come il Pd o i Cinquestelle che esaltano e sostengono la mostruosa dittatura sanitaria, mentre spalleggiano i referendum Radicali su eutanasia e droga libera (per non parlare della legge Zan)?

Insomma, chiedere ai non vaccinati di non sedersi nei tavolini interni di un bar sarebbe un atto "mostruoso" da "tiranni", ma tutelare le vittime di reati d'odio o il garantire che i malati non siano torturati contro il loro volere sarebbe un'offesa alla volontà del fondamentalismo. Ma datoc he sostenere quella tesi sarebbe apparso improponibile, Mora si gioca la carta di quell afantomatica "dittatura sanitaria" che si sono inventati i neofascisti, sapendo che basterà usare la propaganda per ottenere il plauso di certi estremisti.

Parte così una supercazzola, in cui Mora sbraita che sarebbe Dio a volere che i no-vax possano sedersi nei tavoli interni dei bar, a volere l'omofobia, a non volere che le donne abbiano diritti. Insomma, la sua teoria è che basta che un integralista attribuisca a Dio ogni più becera teoria liberticida e la dittatura diventa un dovere morale da subire in silenzio:

In realtà la contraddizione è solo apparente. Tra libertà anarchica e tirannia non esiste vera contraddizione. Perchè entrambe, come insegnano anche i classici, si basano sull'arbitrio. Che sia l'arbitrio delle femministe o dei virologi, della sinistra liberal o dei plutocrati, degli omosessualisti o dei banchieri, sempre di arbitrio si tratta.
E' il trionfo della volontà di potenza del soggetto più forte. O almeno in possesso di abbastanza denaro e del sostegno mediatico necessario per imporre, dietro al velo delle procedure democratiche, propagandando sofismi, la sua volontà arbitraria. E' il trionfo del soggettivismo puro, che non a caso emerse storicamente, in Europa, dal Rinascimento e Lutero in poi, quasi in contemporanea con l'acquisito primato dell'economia monetaria proto-capiitalistica, cioè del sistema del denaro. Oggi siamo giunti alle estreme conseguenze di questo processo storico nichilista e sovversivo.
La magnifica "società aperta" popperian-sorosiana, cioè anarchica, si confonde con il tiranno globale che essa incarna.
E ancora una volta il " Fa ciò che vuoi sarà la tua legge". del satanista inglese Aleister Crowley, si conferma la malefica profezia realizzata della nosta era senza Dio.

Peccato che se Dio ha deciso esista libero arbitrio, significa che fare ciò che si ritiene giusto è un dovere. È infatti lecito ritenere che Dio possa porvare disgusto e vergogna davanti alle opere di Mora o pensare che sarà lui a finire in quell'inferno che è solito promettere agli altri. Il suo sostenere che gli altri dovrebbero essere obbligati a fare il male solo perché lo esige lui è un atto liberticida da aspirante dittatore che non ha remore a infilare le sue parole nella bocca di Dio.
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