Il partito di Renzi invita Zan a tacere davanti ai leghisti che predicano omofobia ma vanno con altri uomini


Stupidi noi a pensare che per fare un outing si dovrebbe fare anche il nome della persona di cui si sta parlando. Ma per Matteo Renzi, il fatto che il senatore Zan abbia rivelato di aver visto un senatore legista attivo nel contrasto al ddl Zan che si baciava con un altro uomo a Mykonos sarebbe da ritenersi tale.
Lo ha sostenuto rilanciando le parole di Alessio De Giorgi, da tempo a capo della comunicazione di Matteo Renzi:



E se sinceramente pare un po' surreale si parli di "outing" a fronte di un semplice racconto privo di nomi, Renzi ne ha approfittato per iniziare a chiedere che il ddl Zan sia svuotato e che a Salvini sia proposta una legge inutile che non riconosce le persone trans e che impedisce qualunque tipo di formazione nelle scuole:



Ovviamente Renzi non spiega che sarebbe lui a far andare "sotto" i voti al ddl Zan o che una legge priva di utilità farebbe semplicemente slittare una legge che è attesa da oltre trent'anni. E si mostra mentre firma una legge al ribasso che non riconosce le famiglie gay come "famiglie" e che non tutela i loro figli dato che lui ha preferito accontentare i vescovi e mediare con le loro pretese.

De Giorgi, invece, ha preferito ricordare la sua militanza passata all'interno del movimento lgbt per pontificare che non si dovrebbe poter sottolineare l'ipocrisia leghista. Si dice convinto che "non si dovesse mai violare la privacy di chi non sentiva ancora arrivato il momento per dichiarare la propria omosessualità. Ho conosciuto molte persone che la nascondevano, anche molto conosciute, e mai una sola volta mi sono permesso di violare la loro scelta di tenere ancora nascosto il loro orientamento". Dice che a fare eccezione è "quando a farlo è chi, pubblicamente, si è espresso con radicalità non tanto contro una proposta del movimento lgbt, che può essere più o meno condivisibile anche dagli stessi omosessuali dichiarati, ma contro l’omosessualità stessa".
Ma evidentemente lui ritiene che la Lega, i suoi slogan su "mamma e papà", il loro Pillon che va dai filo-nazisti a promettere omofobia non rientrerebbe in quella casistica, neppure a fronte di un racconto anonimo, sentenziando: “Per questo dell’outing di Alessandro Zan ai danni di un senatore leghista penso tutto il peggio. No, non se ne sente proprio il bisogno di questi outing forzati per far pubblicità al proprio libro. Di questi integralismi esasperati possiamo davvero farne a meno”.
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