Pillon si arraffa il mercato dei divorzi e dei bambini. Ecco come sarà il nuovo diritto della famiglia salviniana


Il leghista Simone Pillon annuncia che da ora in poi, chiunque voglia divorziare e qualunque causa riguarderà un minore avrà bisogno di un avvocato specializzato in mediazione familiare. E il caso vuole che Pillon sia proprio uno dei pochi ad esercitare quel ruolo, garantensmdosi clienti che lo stato obbligherà a pagare i suoi servigi.
Inoltre verrà cancellato il tribunale dei minori, sostituito da un più ideologico "tribunale della famiglia" più consono alla propaganda leghista.

Dalla sua pagina di propaganda, dichiara:

Ieri il Senato ha votato la riforma del processo civile. Il Tribunale per i minorenni verrà abrogato e sostituito dal Tribunale per la famiglia, che avrà competenza su tutte le cause in materia di separazione, divorzio e affidamento dei minori.
Le coppie in crisi potranno contare su giudici e avvocati specializzati, e sul supporto di mediatori familiari preparati.

Ossia, dovranno pagarlo. E non oare un vaso che il ruolo del mediatore famigliare fosse un caposaldo di quel ddl Pillon che mirava a riformare la famiglia in chiave leghista.

Prosegue Pillon:

Il compito dei servizi sociali sarà quello di monitorare le situazioni più difficili ma non avranno più alcun potere decisorio; inoltre il collocamento in casa famiglia sarà residuale e solo ove nessuna diversa soluzione sia praticabile (mai più Bibbiano!).
I genitori che intendono separarsi avranno a disposizione anche il piano genitoriale, sul quale confrontarsi per il miglior interesse del minore.
Nessuno dei due potrà più cambiare residenza o scuola dei figli senza il consenso dell'altro, e le comunicazioni sanitarie, scolastiche e di altra natura dovranno essere sempre condivise tra i genitori.

Oltre ad usare Bibbiano in modo strumentale, Pillon assicura che la vita dei figli di divorziati sarà resa più complessa attraverso nuove scartoffie burocratiche.

Pillon spiega che i bambini verranno obbligati a stare anche con genitori violenti, dicendo che ad interessarlo sarà solo il loro sesso:

In caso di violenza o qualora uno dei genitori frapponga ostacoli alla frequentazione dei figli con l'altro genitore scatterà un procedimento di urgenza, per mettere in sicurezza i minori, garantendo la relazione con la mamma e col papà.
Il genitore che rifiuti di adempiere all'ordine del giudice relativo agli incontri dei figli con l'altro genitore sarà sanzionato con una multa giornaliera.

Pillon ha da ridire anche sulla convenzione di Istanbul che non piace ai suoi alleati ungheresi perché parla di "genere" e non di sesso:

La convenzione di Istanbul sulla violenza di genere sarà applicata in modo pieno ed equilibrato, evitando posizioni ideologiche e strumentali.
Questi sono alcuni dei punti di forza della riforma. Ci sono anche aspetti che avremmo preferito modificare, ed altri di cui avremmo volentieri fatto a meno. Ci sono inoltre proposte che avevamo avanzato ma che non sono state recepite.

Si lamenta poi che il suo ruolo non sarà centrale e proficuo come lui avrebbe voluto:

Avremmo voluto l'affido materialmente condiviso e il rafforzamento del mantenimento diretto ove possibile, avremmo voluto più coraggio nella specializzazione degli avvocati, avremmo voluto anche altro, ma le condizioni politiche sono quello che sono.
Cogliamo il buono che è stato fatto e rimbocchiamoci le maniche per lavorare su quello che ancora c'è da fare, perchè le famiglie in crisi possano contare sull'aiuto del sistema giudiziario e soprattutto perchè anche i figli di coppie separate possano continuare a crescere con mamma e papà, senza perdere uno dei genitori.

Non specifica se l'obiettivo ultimo sia l'eliminazione dell'assegno di mantenimento come nel suo ddl.
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