Trieste. Il consigliere Tuiach stupra cadaveri a caso per sostenere la folle tesi per cui i vaccini ucciderebbero


Ci sarebbe da chiedere i danni alla Città di Trieste per le molestie che il loro consigliere nazifascista Fabio Tuiach è solito riservate alle famiglie che hanno subito un lutto.
Sono ormai mesi che il camerata non fa che ripete che i neofascisti gli hanno ordinato di sabotare la campagna vaccinale e che lui ha deciso di onorare Mussolini attaccandosi per inventarsi che chiunque muoia sarebbe morto perché vaccinato. Ovviamente si inventa anche balle sui vaccini, contro le evidenze scientifiche e contro tutto ciò che non è propaganda nazifascista, di fatto proponendosi come un potenziale assassino che forse ha già contribuito ad uccidere chi ha creduto alla sua parola.

Oggi ha deciso di stuprare il cadavere di Fabio Mazzelli. Nessun giornale parla di vaccini e nessuna ipotesi parrebbe riconducibile a quella tesi, eppure Tuiach si dice certo che sia andata così.
In realtà gli unici fatti conosciuto sono questi: l'uomo, ingegnere informatico, era anche appassionato di boxe e nel piano interrato della casa in cui viveva con i suoi genitori, titolari di una macelleria, aveva creato una palestra per dedicarsi agli allenamenti. Domenica, quando il trentanovenne non si è presentato per il pranzo i genitori sono scesi in taverna a cercarlo e lo hanno trovato morto.

Prendere quella tragedia e usarla per accusare di "terrorismo" i medici che salvano vite umane con i vaccini è da vomito, ancor più se a ruttare simili sciocchezze è un tale che elogia pubblicamente i terroristi dell'Isis e i suprematisti bianchi.

Il risultato è questa pocheria:



Se può interessarci poco se Tuiach non vuole allenarsi dato che ad interessare è che non gli sia permesso di mettere a repentaglio la salute di atleti per bene sulla base del suo negazionismo, da denuncia per pricurato allarme è un consigliere comunale che dichiara che "il vaccino uccide" nonostante i dati scientifici confermino che salva vite, come il green pass offre la certezza di avere il 95% di probabilità in meno di finire in terapia intensiva in caso di contagio. Se poi ilo scaricatore di porto che gioca a fare l'epidemiologo sostiene che non che sia differenza tra il 5% e il 100% di probabilità di ammalarsi, forse non dovrebbe poter pretendere di essere pagato con denaro pubblico per vomitare quelle stupidaggini.
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