Adinolfi da vomito: «Quelli come Cappato sono neonazisti che operano soppressioni a pagamento»


La retorica di Mario Adinolfi l'ha portato a raccattare un misero 0,19%, di voti a Roma, eppure viene a dirci che lui vuole insegnare al Papa come si faccia comunicazione. E la sua ricetta è insultare Fedez e prendersela con Topolino, mischiando sacro e profano a fini elettorali mentre giura che lui avrebbe fede nonostante le sue opere potrebbero anche far pensare l'opposto:



Che c'entra Fedez con la resurrezione di Gesù? Nulla, ovviamente. Ma a detta del fondamentalista, il rapper sarebbe da recriminare perché osa difendere la libertà di scelta altrui ed ha pure avuto da ridire sui leghisti che volevano bruciare i figli gay nel forno. Atti ritenuti inaccettabili da un Adinolfi che vuole che a giovani sia passato il messaggio che lui cercherà di imporgli con la forza la sua presunta "fede" e dunque pretende leggi vietino ogni libertà, ad iniziare dal divieto di amare chi si vuole sino al divieto di poter morire con dignità:



Se è curioso che Adinolfi accusi tutti di nazismo quando è lui ad andare ai festini neonazi, da vomito è la sua mistificazione. Se ha da ridire perché le cliniche private vanno pagate dagli stranieri, allora sostenga l'eutanasia legale e lasci che la volontà dei malati sia a carico del nostro servizio sanitario nazionale. E magari inizi a battersi perché alle sue figlie sia concesso il diritto di scelta, dato che le poverette non meritano di dover subite le imposizioni del padre anche contro la loro volontà. Se invece ambisce a fare il duce che si impone, almeno eviti di accusare di fascismo chi non tortura i malati quanto lui vorrebbe.
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