Adinolfi sostiene che chi non crede in Dio non possa avere alcuna morale


Mario Adinolfi e talmente pieno di sé da sembrare incapace di parlare di qualcosa senza ricondurre tutto a sé stesso. Ed anche i tema di prostitute, lui giura su Dio di conoscere solo puttanieri di sinistra, forse ignaro dell'esistenza delle olgettine di Berlusconi o degli escort rumeni di Morisi.
Il fine è stanazzare che sarebbe malvagio chi lo accusa di bigottismo, anche se è difficile comprendere che c'entrino le prostitute con la sua omofobia o la sua misoginia. Inizia così a dire che Castro fucilava i gay o che chi non crede in Dio non possa avere alcuna morale. Peccato che questa sua ultima asserzione sia patetica, dato che forse è lui a non avere alcuna moralità se pensa che non si possa fare del bene se non ci si aspetta una ricompensa divina. Per lui non esiste bontà fine a sé stessa,ma solo atti forzati che servono a trarne un profitto.

Se anche un bambino capirebbe che c'è più valore neo fare il bene per convinzione che farlo solo in vista di una ricompensa, Adinolfi inizia a sproloquiare su "radici cristiane" mentre difende chi va a prostitute mentre inveisce contro chi non fa figli. Ed anche qui il nesso pare folle:



Sarà che Adinolfi è arrabbiato per la sua sconfitta, ma difficile è capire se spera che proporsi come il talebano che guarda alla pagliuzza nell'occhio del fratello possa fargli fare soldi. O forse vuole solo proporsi come l'amico dei neofascisti, dato che è difendendo i camerati che hanno sfasciato la sede della Cigl che elogia omofobi e razzisti:



Quindi l'odio sarebbe "libertà", il moralismo sarà prerogativa di chi cita Dio a casaccio e tutto va usato per limitare la libertà altrui nel nome della religione?
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