Don Mirco ci spiega che il fascista deve essere "libero" di infettare gli altri, ma la donna non deve poter scegliere


Don Mirco Bianchi, in qualità di parroco leghista di Gatteo a Mare, afferma di vedere "democrazia" in un Fabio Tuiach che vuole picchiare i lavoratori onesti mentre starnazza che lui è troppo fascista per fare i tamponi. Pare simpatizzare per il fascista triestino che giura di fare casino sono per far dispetto alle destre, lodando chi pretende con arroganza di essere "libero" di poter andare ad infettare gli altri sul posto di lavoro. Ma, soprattutto, il parroco sembrerebbe vedere "democrazia" in chi inneggia al fascismo e usa la violenza per imporsi contro il bene pubblico. Ed è così che scrive:



Se è curioso che la violenza venga proposta come "democrazia" da un prete che vuole vietare l'amore tra gay, la sua idea di "libertà" pare cambiare diametralmente mentre passa a dire che la donna non deve poter scegliere perché lui vuole imporsi sui loro colpi- Ed ovviamente doo dichiara iddidendo la pandemia ei milioni di morti degli ultimi mesi:



A quel punto inizia a dire che tutti devo poter dire tutto, indipendentemente dalla competenza. lamenta che non si dica che il Covid none esiste anche se lo ha detto il portuale fascista Tuiach o che la donna debba essere costretta a partorire figli non voluti perché glielo ordina il parroco di Gatteo, contrapponendo un imprecisato "loro" come prassi della propaganda di estrema destra:



peccato che a parlare devono essere gli scienziati, dato che le teorie di uno scaricatore di porto non possono avere la stessa rilevanza delle opinioni motivate di chi studia epidemiologia da una vita. Ed è buffo piagnucoli che lui non potrebbe parlare di politica nonostante non faccia altro.
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