Luigi Carollo insiste nello sfottere le vittime di violenza


Tutto eccitato perché il suo amato Simone Pillon ha garantito impunità a chi istiga alla discriminazione, il pastore Luigi Carollo appare inqualificabile nel suo insistere nello sfottere le vittime di violenza, pubblicando istericamente decine di messaggi irrisori contro quei bambi che lui non vuole possano essere difesi dai crimini d'odio. Ad esempio, trova divertente scrivere:



A Modena c'è chi dovrebbe spiegarci su quali basi sia stato riconosciuto lo status di "onlus" all'impresa familiare gestita dai coniugi Carollo, dato che pare folle l'aver concesso una esenzione fiscale a chi pare voler insegnare il bullismo ai bambini pubblicando schifezze come questa.

A questo punito viene da domandarsi perché mai Carollo senta l'esigenza di ostentare in maniera così violenta il suo odio contro le persone lgbt. Data la sua ossessione nel taggare Zona Bianca, il timore è che il pastore evangelico si sia reso conto che per finire in TV non gli sarebbe bastato più scrivere messaggi d'odio sul corpo di sua figlia mentre mostrava le scritte "mamme e papà" quasi come se il suo vantarsi dei suoi coiti potesse avere una qualche attinenza con una legge contro i crimini d'odio. Ancor più se si vuole sbaragliare un Adinolfi che ha abbondantemente roccato il fondo come messaggi come questo:



Tra i commenti, i frutti dell'incitamento alla discriminazione di Carollo paiono evidenti. Un proselito pare infatti capace di scrivere tutto divertito:



Il bello è che l'autore di quel messaggio si presenta sui social così:



Se dice che Dio è amore, allora perché lui invita all'odio? È infatti un dato di fatto che il signor Francesco stia sbraitando "ciaone" in faccia a ragazzi che hanno subito violenze. E non c'è nulla di cristiano nell'irridere le vittime di aggressione che troviamo sui giornali:



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