Mario Adinolfi si inventa che l'astensionismo sarebbe "colpa" del ddl Zan


Nonostante la sua disfatta che lo ha visto raccattare solo un misero 0,19% di voti a Roma, il fondamentalista Mario Adinolfi ha la sfacciataggine di firmare un presuntuoso articolo intitolato "Cosa serve all'Italia" in cui lo troviamo seduto in cattedra a dispensare condanne e consigli.
Dice che le destre non sarebbero sufficientemente omofobe, che le sinistre sarebbero troppo gay-friendly e che dunque agli italiani serva un omofobo dalle molteplici mogli che si dica "cattolico" mentre promette di sottrarre libertà civili ai cittadini.

Dato che lui fa soldi promuovendo omofobia e difendendo i neonazisti che picchiano i ragazzini gay per poi invitarlo ai suoi festini, inizia a dire che i gay sarebbero dei privilegiati dato che ad essere discriminati sarebbero quegli intolleranti che rischiano di dover rispondere ai giudici se si inventando che i gay sarebbero intrinsecamente pedofili come lui si è vantato di aver sostenuto su Radio Roma:



Inizia così a dire che l'Italia ha bisogno del suo partitino, perché lui spaccia per "morale" la repressione mentre se ne fotte di quella "morale" quando è lui aa concepire figlie con una seconda moglie che i dogmi da lui predicati definirebbero "concubina" e "adultera". Ovviamente giura che i diritti sarebbero "falsi" in quella sua presunzione di essere il detentore della verità di Dio contro l'uomo, lanciandosi poi in una serie di proclami deliranti. Dire che lui vuole tagliare la tasse è facile, ma il signorino potrebbe dirci come intende farlo visto che a promettere son bravi tutti?



A quel punto inizia a dire che sarebbe colpa del ddl Zan se la gente non è andata a votare. Insomma, la gente la penserebbe tutta come lui ed è per puro caso che nessuno è andato alle urne a dire di voler essere rappresentato da lui:



Ogni commento pare superfluo, anche se esprimere disistima versoi il signor Adinolfi appare un dovere etico e morale.
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