Così Adinolfi istiga alla discriminazione


È davvero preoccupante osservare come Adinolfi porti i violenti a non vergognarsi della loto condizione, facendoli sentire legittimati nelle loro molestie contro le donne.
Ad esempio, il suo Attilio Negrini non sembra provare vergogna nel bullizzare Luxuria e nello starnazzare insulti di raro squallore come questo:



Questo pare spiegarci perché Adinolfi tenesse una legge che avrebbe punito l'istigazione alla discriminazione, forse temendo che i giudici avrebbero potuto chiedergli conto del perché aizzi dei violenti a tentare di danneggiare la vita di intere generazioni pur di fatturare grazie al business dell'omotransfobia.
Surreale è come Negrini dica che a decidere chi avrebbe ragione sarebbero i viti di una pagina di fans di Del Debbio, peraltro frodando sulle percentuali dato che lo stesso Adinolfi ha pubblicato immagini che testimoniano la sua disfatta. Ed è aberrante anche la grafica che lascia intendere che la "fede" possa "curare" i gay in quel loro promuovere l'idea che l'omosessualità possa essere ritenuta una "malattia".

Ovviamente Negrini non si limita a sostenere che l'omofobia sarebbe "una opinione" come sostiene il suo Adinolfi, ma inizia a dire che anche il razzismo e il sequestro di persona dovrebbero essere "giustificati" con gli slogan adonolfiniani:



Scopriamo così che il rispetto della legge sarebbe "pensiero unico". E da buon sedicente "cristiano", dice che la Endemol sarebbe "dominata dal demonio" mentre insulta Lilli Gruber elogiando il suo Mario Giordano:





Che aggiungere? Ed ovviamente è anche un no-vax che inveisce istericamente contro i vaccini.
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