Il partito di Adinolfi vuole costringere le donne a partorire i figli degli stupratori


Il partito di Adinolfi dice che si debba vietare ai gay di poter essere genitori perché loro hanno deciso che ai bambini andrebbe dato un padre maschio e una mamma a lui sottomessa (alla quale offriranno un affitto dell'utero se si ritirerà dal mercato del lavoro).
Oggi, però, ci spiegano che quella regola non vale per i figli degli stupratori. Nel loro caso, infatti, il padre non serve più e la donna va costretta con la forza a dare alla luce il frutto della violenza subita:



Se il paragone è indecente, curioso è come vogliano costringere le donne a far nascere dei bambini per poi perseguitare i loro figli se avranno un orientamento sessuale o una identità di genere considerati non conformi ai pruriti sessuali del loro capo. Non sarebbe meglio proteggere chi è già nato e rispettare le scelte delle donne riguardo al loro corpo al posto di violentare le donne ed esultare per l'affossamento di una legge contro le discriminazioni?
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