Ddl Zan, Negrini: «Grazie a Pillon che ha salvato l'italia dal fascismo rosso. Ora rimpatriamo i rifugiati che lo criticano»


L'adinolfiniano Attilio Negrini è impegno da anni nella promozione della discriminazione verso le persone lgbt. Ovviamente si dice infastidito dai gay che non si fanno aggredire per strada dai fascisti e chiedono tutele, come esprime ammirazione per un Gandolfini e un Pillon che si battono perché elle vittime di odio siano negate tutele.
In un recente post pubblicato sulla sua pagina di propaganda no-vax., il fondamentalista attacca La/ lamentando che non abbiano celebrato il suo amato Pillon e si siano concentrati sul parlare di chi è vittima di reati d'odio:

Un quarto d'ora di Formigli su LA7 mi è bastato. Ho guardato perché c'era il nostro amico Massimo Gandolfini, ovviamente si parlava di ddl Zan e volevo un po' vedere come veniva trattato un argomento sul quale il Parlamento ha deciso, giustamente, di non legiferare. Come hanno affrontato la cosiddetta omofobia? Come sempre, come succede ogni volta al gierre uno delle 8, quello della sveglia per molti automobilisti, i titoli delle notizie principali venivano accompagnati da una musica scelta ad hoc per definire l'argomento in questione. Per esempio, se si parlava di un argomento come quello trattato stasera, partiva in automatico una musichetta tra il melenso e lo zuccheroso. Se si parlava di violenza o di fatti da addebitare discrezionalmente al nemico politico dei media di regime, partiva un brano forte e poco melodico. Se, per esempio, si parlava di clima, ecco pronta una cavalcata delle Valchirie in versione Apocalypse Now.
La musica viene usata per penetrare più facilmente nella mente delle persone e indirizzarne la reazione, che il miele porta all'approvazione, i suoni inquietanti alla disapprovazione.

Insomma, lui dice che la musica avrebbe dovuto influenzare lo spettatore che per sua natura avrebbe dovuto provare profonda ammirazione per un Pillon che ha festeggiato mentre dei ragazzini venivano aggrediti a Ferrata tra inneggiamenti al fascismo. E da qui ha iniziato ad insultare i gay che scappano dall'omofobia russa:

Stasera si parlava del caso di aggressione sui binari dei famosi due ragazzi che si baciavano, quindi l'uso del miele associato alle lacrime e alla faccia distrutta di Laura Boldrini serviva per confermare le parole pro ddl Zan del ragazzo vittima che, fuggito dal regime comunista di Ortega, s'è permesso di affermare che qui non c'è una vera democrazia perché una maggioranza parlamentare ha bocciato il ddl Zan. A questo punto il problema andrebbe risolto in dieci minuti. Qui non c'è democrazia e c'è l'omofobia? Molto bene, anzi, male, quindi caro ragazzo hai chiesto asilo politico nel posto sbagliato, quindi tornatene dal tuo Ortega, di cui ti sei detto oppositore ma che manco hai accennato a quale perversa ideologia si ispiri e al fatto che appartenesse al gruppo para terroristico dei sandinisti.

Insomma, il cattolicissimo Negrini vorrebbe mandare a morire i rifugiati politici che osano contestare l'omofobia di Pillon. Eppure non ha mai proposto di rimpatriare in Istria quel suo Tuaich che tanto pare piacergli mentre occupa il posto inneggiando a Hitler mentre brandisce rosari e chiede che ai fascisti sia permesso di poter infettare con il Covid-19 i colleghi onesti che hanno fatto la loro parte nel contrasto alla pandemia.

Negrini inizia così a dire che le vere vittime sarebbero gli omofobi e chi non viene costretto subire il suo volere. Giura che non serva alcun contrasto ai crimini d'odio, anche se il suo sostenere che non esistano cqasi che sarebbero ricaduti nella norma non spiega perché lui abbia speso così tante energie per impedirla. E scrive:

Stasera nessuno, vedendo i servizi sulla violenza al ragazzo sudamericano o la storia della ragazza che vuole essere ragazzo e che, casualmente, veniva intervistata mentre si faceva la barba, cosa che aveva sempre sognato fin da quando si chiamava Agata, nessuno, dicevo, poteva alzare la voce e dire che non c'è bisogno di un ddl Zan. Ma Stefano Zurlo e Massimo Gandolfini hanno giustamente spiegato come mai il ddl Zan è, anzi, era un tentativo di imporre il bavaglio a chi si professasse politicamente scorretto. E mentre Formigli interrompeva, lo stesso faceva Laura Boldrini con quello sguardo sempre severo e mezzo piangente per convincere l'ascoltatore. Come sempre avviene, quando parla chi non piace alle lobby viene interrotto. Così è stato anche stasera, un classico ma rassegnatevi, il ddl Zan è stato bocciato. Ora si cerca di reintrodurlo, di fare entrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta ed è pure uscito a pedate.

Insomma, quanto sono cattivi quei gay che non si fanno pestare in silenzio mentre Pillon festeggia. Ma forse non ci saremmo potuti attendere altro da chi rideva felice nel vedere Mario Adinofli che urlava come un prepotente in faccia a Luxuria che lui aveva deciso che i gay dovessero stare zirtti mentre fa soldi dicendo che siano tutti pedofili:



Dice che togliere ogni aggravante a chi delinque contro i gay sia "segno di civiltà" perché lui pensa che fermare odio e istigazione alla discriminazione siano un "reato d'odionione" che sostiene sia voluto dai "fascisti rossi":



Buffo, perché a dire che il contrasto all'odio sia "libertà di opinione" è lo stesso Negrini che si lamenta che Toscani non sia stato condannato per aver espresso una lecita critica alle politiche sui preservativi di Giovanni Paolo II. Evidentemente la libertà vale solo per chi odia e non per chi esprime lecite opinioni:



Torna così ad esprimere la sua totale ammirazione a quel Pillon che garantirà che non ci potranno essere aggravanti per i ragazzi di Ferrara che hanno aggredito dei gay inneggiando al Duice, come subito si affretta a sfottere Luxuria e Cecchi Paone dicendo che siano "il male":





Fa poi sorridere come accusi chi manifesta contro l'affossamento del ddl Zan di essere cause di Pandemia:



A sostenere quella tesi è un negazionista che elogiava i portuali di Trieste che occupano i molti e protestano contro la tutela della salute pubblica perché si dicono troppo fascisti per farsi un tampone:

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