Ecco a chi andranno i 4 milioni stanziato dal Governo ai centri contro l’omotransfobia
Se il leghista Pillon è riuscito ad ottenere l'affossamento delle tutele alle vittime di crimini d'odio come richiesto dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus e dalle altre lobby che lo finanziano, è nell'estate del 2020 che il governo approvò quella parte del ddl Zan che finanziava i centri antidiscriminazione e le case rifugio per le persone lgbt vittima di violenza.
Ora l’Unar ha assegnato i fondo stanziati ai “progetti per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere” ed ha pubblicato la graduatoria dei progetti vincitori:
Saranno 37 i centri finanziati con un tetto massimo di 180.000 euro. Poi, com'è noto, sono passati 15 mesi: Pillon ha preteso centinaia di audizioni a Platinette e a gente che voleva "curare" i gay ed Italia Viva ha deciso di dare corda alla lega chiedendo che si negasse l'identità delle persone lgbt. Così, tutto il resto è naufragato e ora saranno i privati a dover tutelare i diritti dei cittadini serie B che lo stato discriminerà nel nome di Pillon.