Il partito di Adinolfi vuole un'Europa giudaico-cristiana fondata sulla discriminazione


Mirko De Carli campa sull'istigazione alla discriminazione, come più volte ribadito anche dal suo capo a quei festini neonazi a cui ha partecipato. Quindi non stupisce che lui dichiari guerra alla tolleranza, sostenendo che lui ha deciso che la sua idea di "cristiesimo" debba imporre discriminazioni e donne sottomesse al maschio.
Ora lo troviamo a schiumare di ira perché l'Europa non invita a parlare al maschile delle donne trans come abitudine del suo partito:



Se per quella gente il tirare in ballo il fantomatico "gender" è parte di una propaganda divenuta ormai noiosa, da vomito è vedere come De Carli dia di matto ogni qualvolta qualcuno osi vontestate il suo sostenere che discriminare sia bello perché lui si sente "ariano" e vuole avere privilegi derivanti dal suo eccitarsi sessualmente alla vista di una donna.

La teoria viene ripresa anche da Adinolfi, il quale si dice infastitito da ogni forma di tolleranza:



Quindi, in un'Europa che garantisce matrimoni egualitari e adozioni in numerosi stati,lui vuole un linguaggio discriminatorio e l'imposizione di una religione.
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