La setta di Cascioli inneggia a Ungheria e Polonia perché costruiscono muri contro i bisognosi


Quando non è impegnata a sabotare la campagna vaccinale, la lobby di Riccardo non perde occasione per inveire contro i profughi. Lo ha fatto anche oggi. Per mano di Luca Volonté, il sito di propaganda pubblica la fotografia del filo spinato che ha ucciso svariati profughi e titola: "La Polonia difende i confini dell'Europa. E l'Ue la affama".

Insomma, gli ingredienti sono chiari: c'è quel concetto di "difesa" che tanto piace alle destre neofasciste e si attacca l'Europa perché ostile a chi calpesta i diritti umani. Ma Volonté cerca di fare di peggio, paragonando l'Europa ai nazisti:

L’Europa approfitta della crisi ai confini europei e decide di affamare Varsavia, come già accaduto nel secolo scorso quando nazisti e comunisti decisero di invaderla. Ieri si è consumata un’altra brutta pagina. Il contesto di questa ultima settimana è ben cambiato, la minaccia di uno sfondamento ai confini europei da parte di ‘orde’ di poveri migranti trafficati come carne da macello e provenienti da Afghanistan, Siria, Pakistan, Iraq è sotto gli occhi di tutti.
A fronte delle richieste di aiuti europei, di costruire ‘barriere fisiche’ di confine, al crescente numero di militari polacchi feriti e sanzioni verso Bielorussia da parte della Polonia e dei Paesi Baltici, l’Europa decide di rispondere colpendo di nuovo alle spalle i Paesi orientali e paventa di tagliare i viveri ai polacchi. Vergogna è termine troppo gentile per definire il sentimento di disappunto che provocano le decisioni di Bruxelles.

Se è noto che per la propaganda di estrema destra l'odio contro i migranti è un evergreen, difficile è capire che c'entrino con le sanzioni disposte dall'Europa contro una Polonia che calpesta i principi costituzionali dei suoi cittadini.
Ed infatti il blocco del recovery found dipende dalle leggi polacche che contrastano con il principi internazionali, come appurato dalla Corte di Giustizia Europea che ha sancito l’illegittimità delle riforme del sistema giudiziario polacco e la nomina politica dei giudici.

Ma Volontà assicura che sia doveroso che il capo di un governo voglia imporre solo i suoi giudici e che sarebbe colpa di Soros se all'Europa non piacciono le dittature:

Ovviamente, le sentenze della Corte europea, così come le inaudite richieste dei parlamentari europei delle ultime settimane contro la Polonia, seguono pari passo gli ‘spartiti’ sussurrati da ‘think tank’ ultraliberali finanziati dai soliti filantropi, Soros in testa. L’obiettivo è chiarissimo: non esiste ‘Stato di diritto’ in Polonia, tutti i giudici di qualunque Corte (inclusa quella Costituzionale) sono illegittimi, i governanti eletti devono andarsene se vogliono il bene del popolo che noi, istituzioni europee, ci arroghiamo il diritto di rappresentare in esclusiva.

Inizia così a piagnucolare che anche l'altro alleato di Salvini ha grane perché viola i diritti umani di quei migranti che loro non vogliono:

Nella stessa giornata di ieri, non può essere sottaciuta la decisione della stessa Corte di Giustizia europea che ‘improvvisamente’ ha dato torto alle ragioni dell’Ungheria che la Commissione aveva contestato (Sentenza nella causa C-821/19 Commissione / Ungheria su Configurazione come reato del sostegno ai richiedenti asilo). La legge ‘StopSoros’ del 2018, che criminalizza le Ong che sostengono il traffico umano dei migranti illegali in cerca di ‘asilo’ al confine ungherese, viola le norme europee e deve essere eliminata o cambiata radicalmente.

Dice così che l'Europa è una minaccia per i sovranisti he garantiscono profughi morti e donne private dai loro diritti, spesso accompagnando il tutto con un po' di sana omofobia istituzionalizzata:

C’è da attendersi un’escalation della guerra della Commissione Europea anche contro l’Ungheria, non a caso, già appalesata dal Commissario alla Giustizia e Stato di Diritto Didier Reynders, che ha avuto incontri a Budapest nello scorso weekend. Egli ha dichiarato che “non c’è stato alcun miglioramento nello ‘Stato di diritto’ nel paese, il sistema giudiziario è compromesso, la libertà dei mass media è limitata e le persone LGBTI soffrono gravi discriminazioni nel paese”.

La sua conclusione è che i Paesi dell'est vanno ammirati perché costruiscono miri che tengano lontani chi scappa da guerre e persecuzioni:

Solo i Paesi di Visegrad in Europa hanno risposto alla richiesta di Polonia e Paesi Baltici di aiuto e sostegno per costruire muri di confine contro i trafficanti di uomini e donne.

Ed il bello è che questi di definiscono pure "cristiani"...
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