Pillon inneggia ad Alfonso Signorini e chiede che le donne siano costretta a partorire contro il loro volere nel nome del Grande Fratello


Affossato il ddl Zan, il senatore leghista Simone Pillon è già al lavoro per portare in Italia le leggi texane che favoriscono l'uso dei fucili per le strade mentre costringono le donne a partorire contro la loro volontà.
Poiché i russi dichiarano di aver scelto di finanziare la Lega di Salvini grazie al bassissimo livello culturale dei suoi elettori, non stupisce che Pillon usi Alfonso Signorini e il Grande Fratello Vip per parlare di temi importanti che lui banalizza nella sua consueta decadenza valoriale. Dice che le donne non devono poter scegliere perché due uomini come lui e il direttore di un giornaletto scandalistico pretendono di poter scegliere per loro.

Signorini, in diretta al Grande Fratello Vip, è ricorso ad un imprecisato plurale maiestatis per affermare che: «Siamo contrari all’aborto in ogni sua forma». Il tema era la gravidanza della cagnolina di Giucas Casella e i presunti cuccioli che porterebbe in grembo.
Ovviamente quelle parole hanno generato critiche e indignazione, ma hanno eccitato il senatore Simone Pillon, il quale si è affrettato al elogiare Signorini a nome degli alleati di Ungheria e Polonia.

Poiché il leghista campa sulla radicalizzazione, sostiene che sia necessario esprimere «solidarietà» a chi è contrario ai diritti delle donne dato che il pretendere leggi che impongano il volere dei neofascisti sarebbe «libertà di espressione» al contrario delle critiche che lui dice siano lesa maestà alle molteplici ragazzine ingravidate da Salvini:



L'arroganza di Pillon è tale per cui la sua opinabilissima opinione da leghista diventa una «verità» che deve essere considerata come un dogma di fede in Orban, validata dalla cultura del Grande Fratello in ode alla colonizzazione populista.
Sempre fantasticando su copri smembrati per si spaventare il bigotto medio, è citando imprecisati «sacerdoti» e sostenendo che non esisterebbero «basi scientifiche» riguardo al diritto di scelta e al rispetto delle liberà personali sgradite a talebani, terroristi e leghisti, è ribadendo che lui sarebbe il detentore della «verità» che aggiunge:



Il proclamarsi maggioranza è prassi di chi fa affidamento sull'ignoranza, dato che gli analfabeti funzionali saranno portati a pensare quello che pensano sia il pensiero della maggioranza. Si tratta di un'incapacità a maturare pensieri autonomi che porta quei soggetti a cercare di allinearsi al pensieri altrui.

Oltre a Pillon, anche il partito omofobo di Mario Adinolfi ha elogiato Signorini e si è congratulazioni con lui per avergli fatto ottenere visibilità mediatica:



Nell'immagine, il paragrafo evidenziato da De Carli è quello in cui Adinolfi chiede che le donne siano obbligate a partorire secondo il suo volere.
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