Mario Adinolfi schiuma davanti al Babbo Natale gay delle poste norvegesi: «Userà la droga dello stupro per violentare Harry»


A Mario Adinolfi non sta bene che le poste norvegesi possano permettersi di realizzare uno spot in cui Babbo Natale non viene dipinto come un donnaiolo risposatosi a Las Vegas che entra nelle case della gente in cerca di giovani fanciulle. Al solito, l'omofobia vien posta come base di ogni sua sterile polemica. Una polemica in cui lo troviamo pronto a sostenere che i gay non farebbero l'amore, ma si "accoppierebbero" in quel suo volerli paragonare ad animali.
Poi inizia a dire che le donne vanno costrette a soffrire inutilmente se osano abortire, inventandosi persino che la liberazione della cannabis incentiverà gli stupri:



Insomma, bugie che lui ripete ormai o insistentemente perché una menzogna detta all'infinito verrà percepita come una verità.
Ma dato che al peggio non esiste fine, Adinolfi inizia a dire che la liberalizzazione della cannabis serva a Babbo Natale per stuprare i gay, lamentandosi che ai bambini non si insegni ad essere sessisti perché così ingravideranno ragazzine che lui costringerà ad interventi chirurgici molto evasivi perché lo chiedono gli alleati del suo amatissimo Orban. Si inventa anche improbabili roulette russe sui bambini, starnazzando che a lui stanno sulle balle gli ambientalisti perché parlano della sovrappopolazione al posto di proporre il pagamento delle donne che lui vuole si facciano ingravidare per soldi:



Siamo dinnanzi a deliri così assurdi che e impossibile commentare. In particolare, fa rabbrividire la violenza con cui il signor Adinolfi dice che sarebbe contro l0interesse dei bambini il tollerare le differenze al posto di imporre ai bambini il dovere di dover essere intolleranti, rancoroso, violenti e omofobi quanto lo è lui. Ma per chi crede, è evidente che la sua opera malvagia spiaccia a Dio.
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