È morto di Covid il telepredicatore evangelico che invitava a non vaccinarsi


Marcus Lamb, uno tra i più famosi e potenti telepredicatore evangelici degli stati, era un fiero no-vax ed affermava il Covid era una punizione divina per l'omosessualità. È morto di Covid.
Il telepredicatore, originario del Texas, aveva 64 anni. Co-fondatore e amministratore delegato dell'emittente integralista Daystar, si era battuto contro la campagna vaccinista. La sua emittente televisiva venen usata per propinare ore di trasmissioni dedicate attivisti e gruppi anti-lockdown e anti-vaccinazione.
Il figlio di Lamb, Jonathan, aveva descritto l’infezione che aveva colpito suo padre come «un attacco spirituale del nemico» spiegando che «per quanto i miei genitori abbiano informato tutti su ciò che sta accadendo riguardo la pandemia e sui modi per trattare Covid, non c’è dubbio che il nemico non ne sia felice».

Quando è scoppiata la pandemia, la Daystar di Lamb ha fatto domanda per il Paycheck Protection Program (PPP) del governo, sostenendo di aver bisogno di aiuti per pagare gli stipendi dei dipendenti. Hanno ricevuto 3,9 milioni di dollari.
Due settimane dopo, la sua chiesa ha acquistato un jet privato che Lamb ha usato per concedersi svariate vacanze con la sua famiglia con tanto di fotografie a bordo del suo jet di lusso pubblicate sui social. Scoppiata la polemica, si è giustificato dicendo che quelle erano "vacanze lavorative". Nonostante le sue insistenze, però, è stato costretto a restituire la somma ricevuta dal governo.
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