Giorgio La Porta attacca chi promuove tolleranza al posto di incitare all'odio religioso


Da buon populista, il signor Giorgio La Porta dice che i gay non devono rompere le scatole ai sedicenti "cristiani" che pregano contro di loro o che vanno in Senato a dire che i crinini d'odio farebbero felice Gesù. Ordina che i gay facciano come il suo venerato Salvini e che se la prendano con Maometto, anche se non si capisce cosa dovrebbe centrare il profeta con chi protesta contro l'ipocrisia di chi sbianca la pelle della Madonna per renderla più gradita a razzisti e neofascisti:



Se fa rabbrividire il benaltrismo di chi dice si debbano subire le molestie di qualcuno perché altri fanno peggio, il messaggio contiene tutti gli elementi tipici della propaganda di estrema destra: una critica all'ipocrisia dei razzisti viene spacciata per una derisione alla religione, si inveisca contro l'Islam che non piace ai fascisti e si accusa di codardia chi manifesta per i propri diritti al posto di contribuire alla propaganda salviniana incentrata sull'odio religioso. Tutto questo prendendo delle immagini a cui ha tolto il contesto.
La sua tesi è che i gay debbano accontentarsi di non essere uccisi e che dovrebbero promuovere discriminazione per far felici chi li discriminana. E naturalmente loro non si offendono con un Salvini che si scatta selfie con madonnine dalla pelle bianca mentre gli dedica i profughi che i populisti stanno uccidendo alle porte dell'Europa.
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