La Meloni continua a insistere con la "Madonna trans" e va da Del Debbio a dire che i gay non meritano rispetto


Agli spettatori di Dritto e Rovescio, è stato propinato un lunghissimo monologo in cui Giorgia Meloni si è improvvisata esperta di vaccini, tuttologa dei greenpass e madre-etero-cristiana che sa dispensare consigli da epidemiologica riguardo ai vaccini sui bambini. Ma ovviamente ha anche spiegato che sarebbe doveroso negare ogni rispetto ai gay perché lei si sente offesa da un artista tedesco che ha osato osservare l'ipocrisia di chi sbianca la pelle della madonna per dipingerla bianca ed europea come la vorrebbero i fascisti.
«Come si può chiedere rispetto se non si ha rispetto per il sacro?», ha chiesto la signora Meloni. Peccato che non sia lei a detenere la verità su cosa sia il rispetto, dato che in più occasioni le sue parole paiono offendere Dio, come non pare certo un'offesa il pensare che la madre di Dio possa essere declinata per accogliere anche chi non piace al suo partito. Se vuole decidere lei, si faccia eleggere Papa, altrimenti lasci che sia rispettato il principio costituzionale sulla libertà religiosa altrui.

Con la sua solita imparzialità, De Debbio ha introdotto il tema dicendo che pensare che la Madonna possa amare le persone trans gli pare «una cosa che mi sembra che siamo andato fuori di testa».

Rimango basita perché non capisco come si faccia a chiedere rispetto se non si esce rispetto verso ciò che è sacro e non capisco come si possa ritenere che una tale pagliacciata possa essere in qualche modo utile alla lotta alla discriminazione degli omosessuali. E conosco fior fiori di omosessuali che sono indignati per una tale pagliacciata. Io credo che questa persona che si definisce ambasciatore dell'unione europea, non ha capito nulla.

E del Debbio ha precisato che ha ragione la Meloni, ma ovviamente non ha neppure lontanamente pensato di leggere le parole che accompagnavano lo scatto, nelle quali si spiegava perché quella non era una pagliacciata ma una chiara presa di posizione contro un certo bigottismo che ridurre il sacro ad un oggetto di propaganda che serve a creare radicalizzazione e campanilismo.
Da notare è anche come la Meloni confonda omosessuali transessuali, mentre Del Debbio propina quel solito "gender" che la meloni ha ammesso di non sapere cosa sia.
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