Meloni: «Al Quirinale serve un patriota come Berlusconi»


Giorgia Meloni vuole che a governare l'Italia sia quel Silvio Berlusconi che lei sostenne potesse essere realmente convinto che Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak. Ed e così che, al termine del presepe vivente organizzato dopo gli interventi di Platinette alla sua kermesse, è scimmiottando Salvini che ha dichiarato: «La pacchia è finita: nelle prossime elezioni del Quirinale il centrodestra ha i numeri per essere determinante e noi vogliamo un presidente eletto per fare gli interessi nazionali e non del Pd. Non accetteremo compromessi, vogliamo un patriota. Berlusconi è stato mandato a casa dalle consorterie europee perché non firmava trattati poi firmati da Mario Monti, quindi ha difeso l'interesse nazionale assolutamente. Non l'abbiamo mai definito un candidato di bandiera, è un nome che compatta il centrodestra. Poi sappiamo che serve una convergenza di numeri ma rispecchia quello che stiamo cercando».
La leader di Fratelli d'Italia ha poi sostenuto che il suo partito si batterà per trasformare la nostra repubblica in una repubblica presidenziale in cui una singola persone possa disporre di pieni poteri (esattamente come chiedeva Salvini come come ebbe modo di ottenere Mussolini). La sua idea è che dovremmo fare come gli Stati Uniti, in cui un solo uomo può varare le leggi che desidera, negare le pandemie, legiferare via Twitter o nominare giudici che impongano il suo pensiero negli anni a venire.

A stretto giro, è arrivata la replica del senatore Elio Vito, ex Forza Italia:



Evidentemente la Meloni insiste nel suo voler cambiare il senso alle parole pur di sdoganare l'estrema destra e quei "sovranisti" che tengono il loro denaro su conti esteri.
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