A Trieste, la destra riserva la Giornata della memoria ai preti mentre esclude le vittime della deportazione


Nella Giornata della Memoria, il Comune di Trieste ha negato la partecipazione di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia alla cerimonia di commemorazione presso la Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista situato sul suolo italiano.
La giunta di destra, guidata da Roberto Dipiazza, ossia il sindaco del camerata Tuiach, ha sostenuto che l'ingresso alla cerimonia è solo su invito e che Arcigay non è nella mailing list, dato che loro hanno convocato esclusivamente “autorità civili, militari e religiose” e “associazioni combattentistiche ed i componenti del Comitato per la Difesa dei Valori della Resistenza”. Insomma, sono benvenuti i preti che collaborarono con il nazismo ma non chi fu vittima delle persecuzioni naziste.
Andrea Tamaro ha replicato: «Evidentemente per il Comune di Trieste e chi prende tali decisioni, le autorità civili, militari e religiose sono più importanti delle e dei rappresentanti di una parte delle vittime dello sterminio nazista». «Le persone lgbti+ nel 2022 continuano ad essere discriminate, perseguitate e uccise in Italia e nel mondo, come tante altre minoranze. E a Trieste, nel 2022, alle persone lgbti+ e alle altre minoranze che furono uccise insieme alle persone ebree nei campi di sterminio viene negato dalla politica al potere nella città un semplice atto di decenza: permettere la partecipazione di una singola persona per ogni minoranza perseguitata dai nazisti e fascisti».
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