Attivista ungherese trovato morto. Negrini non vuole si possa indagare sulle cause


Attilio Negrini appare tutto eccitato perché un attivista ungherese per i diritti umani è morto in un locale gay e finalmente non potrà più esprimere opinioni contro il sacro volere di Orban, idolo indiscusso di neofascisti ed integralisti nostrani.

Accusando Libero di pubblicare fake-news a sostegno dei diritti gay, Negrini dichiara:



Ad infastidirlo è come gli investigatori non si siano accontentati di prendere per buona la tesi di una morte accidentale, osando investigare su chi fosse l'uomo con cui si trovava Gergely Homonnay prima di essere ritrovato morto. Negrini lamenta che sarà eseguita un'autopsia, anche se lui non avrebbe voluto approfondire perché chi si oppone ad Orban e ai suoi ministri viene ritrovato morto.

Tra i commenti, fioccano i soliti insulti omofobici, con Negrini che cita il solito servizio delle Iene che Adinolfi dice di aver contribuito a realizzare (venendo poi smentito dal programma) per poi inneggiare alla destra neofascista ungherese:



Insomma, ogni pretesto è usato per istigare alla discriminazione e all'odio.
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