I no-vax si paragonano a Rosa Parks, offendendo la sua memoria


Già nell'ottobre del 2020 la giornalista no-vax Zaira Bartucca giurava che il Covid potesse essere curato «con poco più di un'aspirina». Da allora sono morte 5,49 milioni di persone nel mondo, ma lei insiste nel dire che la malattia sarebbe facilmente curabile e che lei si senta vittima di «ricatto» perché non può andare in giro a far ammalare gli altri dopo aver deliberatamente deciso di non immunizzarsi e di costituire un rischio per la salute altrui.

In quella loro abitudine a rigirare le parole per fare vittimismo, scrive:



Da lì, il passo è breve per paragonare i no-vax a Rosa Parks, paragonando il suo pretendere di salire sugli autobus a mettere a repentaglio la vita altrui con chi veniva segregata per il colore della sua pelle. Cita così il solito no-vax che villipendia il tricolore inserendo il mattoncino pro-Trump di chi vuole costruire muri per tenere lontani gli immigrati.



Ovviamente minacciano improbabili denunce contro chi farà rispettare la legge, dicendo che la tutela della salute pubblica li fa sentire in dittatura. Peccato che la tutela della salute sia un principio costituzionale ed è dunque improbabile si possa sostenere che sarebbe "incostituzionale" tutelare il bene comune, ma è tristemente noto come una certa propaganda ripeta sempre le stesse bugie perché ci saranno sempre sprovveduto che inizieranno a crederci.
Commenti