Provita Onlus difende il pontefice che tacque davanti a quattro casi di pedofilia


Dopo Mario Adinolfi e l'immancabile senatore leghista Simone Pillon, anche il co-presidente dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus chiede che si beatifichi il pontefice che tacque davanti a quattro casi di abusi sessuali su minori. Dice che ogni accusa diventerebbe falsa se il colpevole si professa innocente, soprattutto se si tratta del pontefice preferito dall'ultra-destra integralista:



In realtà è opinabile il voler sostenere che Benedetto XVI abbia mai fatto qualcosa di concreto contro la pedofilia, dato che il pretendere che gli incartamenti passassero dalle sue mani e il suoi opporsi a collaborare con le autorità locali lascia molte ombre. Ma Coghe dice di provare eccitazione nel pensare a quel papa, il più amato dai leghisti e dai neofascisti.

L'accusa riguarda la decisione di Joseph Ratzinger di ignorare le denunce relative a quattro persone accusate di abusi compiuti a danno di minorenni quanto lui era arcivescovo di Monaco di Baviera (1977-1982). Secondo la commissione, uno dei quattro fu anche assunto dall'arcidiocesi. «Quei sacerdoti hanno continuato il loro lavoro senza sanzioni. Ratzinger era informato dei fatti. La Chiesa non ha fatto nulla», ha dichiarato l'avvocato Martin Pusch. Tutti e quattro gli accusati sono rimasti in servizio nel loro lavoro pastorale e le vittime non sono state ascoltate.

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