Il partito di Adinolfi, tra insulti omofobi e inviti a picchiare le donne trans


"Fr*cio. Fr*cio. Bisogna riempire di botte le donne trans!". Sono questi gli inaccettabili messaggi veicolati in questi gironi ai minori dal partitino omofobo di Adinolfi. Se appare molto blasfemo il fatto che lui voglia sostenere che quella schifezza sarebbe "cristianamente ispirata", ancora peggio è come lo dica sostenendo che a renderlo fantomatico "cristiano" è il suo citare il Catechismo contro i gay ma se ne frega di quello che dice quello stesso Catechismo riguardo alle sue due mogli.

Non stupisce, dunque, che il suo Mirko De Carli non paia provare alcuna vergogna mentre etichetta Michele Bravi con l'appellativo di "frocio". E ci spiace per il lui: con quella frase non sta "difendendo i bambini" come gli piace sostenere mentre ripete a pappagallo i suoi slogan, casomai li sta corrompendo al bullismo, insegnandogli come agire se vogliono ferire i loro compagni e magari spingerli pure al suicidio.
Quanti adolescenti sono morti per quella parole che lui ripete tutto divertito? Ovviamente sappiamo tutti che lui è quel tale che molesta le ragazzine che vogliono prendere il bus senza subire umiliazioni o che promette denaro a chi discriminerà una qualsiasi persona lgbt, ma non è tollerabile si accetti che si dichiara "responsabile nazionale" di un partito possa firmare schifezze come queste:





Nel secondo messaggio, suscita un certo orrore orrore la sua ipotesi per cui non dovrebbe essere possibile frequentare un social se non si vuole subire bullismo. Ma chi l'ha detto? Lo ha deciso lui che sui social chi aspira a diventare sindaco di Riolo Terme possa violare ogni regola civile, penale e dettata dal rispetto?
E vogliamo parlare di quella loro Sara Reho che invita a "riempire di botte" le donne trans perché a lei non sta bene esistano e dunque ordina di usare la forza per impedire possano usare gli spogliatoi delle palestre?



Invitassimo noi a picchiare Adinolfi, lo troveremmo ad urlare come un muezzin isterico che la fantomatica "gaystapo" vuole fargli del male. Però il suo partito invita a picchiare le donne trans e mai si saprà se tra le prossime vittime ce ne sarà qualcuna uccisa su come conseguenza dell'invito a delinquere firmato dalla signorina Sara Reho.

Può essere accattabile tutto questo degrado?
Commenti