Mario Adinofli fa la terf che non vuole atlete trans


Mario Adinolfi è tornato a cercare di fare fatturato grazie all'istigazione alla discriminazione, spiegando che lui se ne frega della realtà scientifica dato che preferisce avvalorare il pregiudizio della sua ​Marina Terragni. Tenta così di sostenere che qualcuno cambierebbe sesso solo per vincere due gare di nuoto, ovviamente iniziando a fantasticare sul contenuto delle sue mutande in quella sua pruriginosa fissazione per i genitali.



Già gli antenati di Adinolfi tentarono di chiedere l'esclusione dei neri, sostenendo pure loro che dovessero essere ritenuti fisicamente diversi. Ed anche Hitler provò ad eliminare una intera "razza" perché la riteneva diversa. Il fatto che Adinolfi tenti di fare soldi incoraggiando paure, razzismi e fanatismi non è nulla di nuovo, ma sarebbe stupido pensare che ad Adiolfi voglia limitarsi solo ad attaccare le atlete trans. Basta infatti leggere i commenti che ha collezionato sul suo profilo per comprendere che i suoi messaggi hanno lo scopo di far sentire legittimati gli intolleranti. Ad esempio, una cera signora Mara pesa di poter usare la forza per cacciare le persone trans dai bagni:



Alla signora Maria potremmo suggerire di andarsene lei "fuori dalle palle" insieme al suo Adinolfi, dato che nessuno l'ha nominata duce dei cessi pubblici o controllore della pipì altrui. Ed il bello è che la signora Maria si presenta pure come una no-vax, tra quelle che pretendono di imposi in luoghi affoltati dicendosi vittima di «apartheid» perché il suo idolo dalle molteplici mogli dice di sentirsi «discriminato» nella sua scelta di costruire un pericolo per la salute altrui mentre invoca discriminazioni sulla base delle caratteristiche naturali degli altri.
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