Pechino 2022, Grindr cerca di proteggere gli atleti dall'oting selvaggio


Alle Olimpiadi di Rio del 2016, un giornalista del The Daily Beast creò un profilo falso su Grindr e si mise a cercare gli atleti gay nel villaggio olimpico. Ne uscì un articolo che forniva molte informazioni utili per identificare gli atleti da lui identificati. Solo dopo le polemiche, il giornale lo ha rimosse porgendo delle scuse alle loro vittime.
La scorsa estate, durante le Olimpiadi di Tokyo, è accaduto qualcosa di simile. È per questo che Gridr ha modificato le impostazioni sulla privacy in modo che gli atleti ospitati nel Villaggio Olimpico di Pechino possano trovarsi tra loro, ma che i loro profili non siano visibili alle persone esterne.
«Vogliamo che Grindr sia uno spazio in cui tutti gli atleti queer, indipendentemente da dove provengano, si sentano sicuri di connettersi tra loro mentre sono nel Villaggio Olimpico», ha affermato Jack Harrison-Quintan.
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