Lo squallore di Giletti che invita Povia a parlare dell’invasione russa in Ucraina


Pare proprio che Giletti provi un irresponsabile piacere nell'inviare in studio personaggi che non hanno alcuna competenza sui temi trattati. Se per parlare di epidemiologia ha volto l'ex scaricatore di porto nazifascista Fabio Tuiach, per occuparsi di geopolitica ha chiamato Povia.
E così il cantante preferito da Salvini ha esordito dicendo che «Zelensky dovrebbe abdicare dal trono», presumibilmente pensando che uno stato sovrano debba avere un re. Ha persino iniziato a sbraitare frasi senza senso come: «Responsabile quanto Putin, se non più di Putin è Zelensky». Insomma, il solito copione di chi incolpa le donne quando vengono stuprate.

Mostrando molta arroganza e molta maleducazione, il cantante che fece sparire i soldi destinati ai bambini del Darfur ha scritto una tra le più orribili pagine della televisione italiana:


Ma la vera domanda resta una: perché Povia viene invitato a parlare di guerra? Perché si vuole dare visibilità a chi parla senza competenza? E che senso ha portare in studio un cafone che ha solo mostrato un'indole violenta nel suo aggredire chi non è omologato al pensiero unico della propaganda di estrema destra, spesso con atteggiamenti di reale bullismo verso gli altri ospiti?
Giletti lo ha scelto perché riteneva di dover premiare chi vuole "curare" i gay o va si inventa che i terremoti siano provocati dalle persone che camminano? Ma non prova vergogna nel vedere il giornalista Alan Friedman che rimane esterrefatto nell'ascoltare un Povia che vuole far "abdicare dal trono" un presidente democraticamente eletto?
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