Silvana De Mari, i giudici confermano la condanna per diffamazione nei confronti del Circolo Mario Mieli


La Corte d'Appello di Torino ha confermato la condanna di Silvana De Mari per il reato penale di diffamazione aggravata nei confronti del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
I fatti risalgono al 2017, quando è pagine del quotidiano di Mario Adinolfi che la signora De mari sostenne che i volontari del Circolo fossero «simpatizzanti di pedofilia, necrofilia e coprofagia».
Nel 2019 i giudici l’avevano condannata in primo grado a 1000 euro di multa, oltre a un risarcimento dei danni da liquidare in separato giudizio civile e a una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 5000 euro, oltre alle spese legali liquidate in € 3420 oltre accessori di legge.

I responsabili del circolo commentano:

Accogliamo quindi con grande soddisfazione l’esito di questa vicenda giudiziaria, anche perché, oltre a ristabilire il nostro onore, è un avvertimento per chiunque abbia intenzione di fare ciò che vuole sulla pelle delle persone lgbtqia+.
Leggeremo le motivazioni della Corte tra 90 giorni, ma non abbiamo nessuna paura di affrontare un eventuale ricorso in Cassazione, sicuri di vincere anche l’ultimo grado di giudizio. Incassata questa vittoria, non dobbiamo abbassare la guardia rispetto all’omolesbobitransfobia. La De Mari infatti “è espressione di gruppi organizzati di omofobi, una rete che va dalla politica, ai giornali e alle associazioni”. Rimane quindi fondamentale restare uniti nella lotta contro le discriminazioni.

La signora De Mari è stata assoldata da Maurizio Belpietro dopo la sua prima condanna.
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