Adinolfi inneggia a Putin: «Non batteremo mai la Russia»


Dopo aver elogiato le politiche fasciste, il divorziato Mario Adinolfi si è messo a dire che avesse ragione Mussolini a dire che il numero è potenza. E così dice che per costringere le donne a produrre un maggior numero di figli bisognerebbe vietare il divorzio, promuovere l'omofobia e fare come i polacchi che costringono le ragazze ucraine violentate dai militari russi a dover partorire i figli dei loro stupratori.
Riducendo l'esistenza umana alla sola riproduzione e sostenendo che il contrasto all'odio sarebbe «un attacco alla famiglia», Adinolfi rivela che la sua proposta di pagare le donne che si toglieranno dal mercato del lavoro non sarebbe altro che un plagio di leggi russe introdotte dal suo amato Putin.
Ed ovviamente dice anche che Putin vincerà e invaderà l'Ucraina perché paga le donne che si fanno ingravidare per denaro mentre bombarda civili e invita i suoi militari di leva a stuprare bambine minorenni:



Se solo un persoinaggio come Adinolfi potrebbe promuovere un modello familiare che crea pedofili che stuprano bambine di 9 anni su incitamento delle loro mogli, surreale è come per lui tutto debba essere ricondotto al suo sostenere che lo stato dovrebbe pagare la sua seconda moglie per restare a casa mentre lui fa soldi con il gioco d'azzardo. E se per avere un "futuro" basterebbe figliare, come spiega che in Africa non abbiano acqua potabile pur facendo decine di figli?

Ovviamente Adinolfi cerca anche di ingannare i suoi proseliti presentando numeri assoluti privi di senso, negando che il "tasso di fertilità" da lui indicato sia nulla di eclatante. In Nigeria quel tasso è del 7,19, mentre la sua amata Russia è solo al 177° posto, dopo Malta e Croazia. Persino i suoi odiati Stati Uniti superano i russi con tassi dell'1,87, ottenuti senza sentire il bisogno di sfruttare la povertà delle donne per convincerle a produrre figli che probabilmente dovranno poi screscere in uno stato di abbandono dato che una volta ricevuti i soldi, i genitori non hanno più motivo di occuparsene.
Non a caso, la Russia vanta il primato di bambini dati in adozione che vengono restituiti agli orfanotrofi una volta che lo stato non paga i soldi che aveva promesso a chi li aveva adottati solo per avere soldi.
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