Il post shock del leghista Alex Galizzi: «Droga dello stupro e stile di vita gay vanno a braccetto»


È ovviamente leghista il consigliere bergamasco che su Facebook ha sostenuto che per combattere la droga dello stupro bisognerebbe monitorare i locali gay.
Tutelato dal leghista Pillon che si è strenuamente battuto per impedire la discussione della legge contro l'incitamento all'odio, il consigliere leghista Alex Galizzi ha attinto a tutta la sua omofobia nello scrivere:



Secondo il leghista, è «con la scusa evergreen della tutela pubblica che lo stile di vita delle persone gay e l’utilizzo di sostanze stupefacenti vanno a braccetto». E se suscita orrore il fatto che un leghista definisca un orientamento sessuale come uno «stile di vita», immancabile è stato il suo giurare che lui vuole togliere «il velo di ipocrisia» per «salvaguardare la sicurezza dei più giovani, in primis donne e ragazze».
Il segretario provinciale bergamasco del partito salviniano, il deputato Cristian Invernizzi, è stato tra i primi a dissociarsi da quelle parole e a dire che "la Lega non condivide quelle parole". Vedremo, però, se Pillon si affretterà a incoraggiare altri leghisti ad aiutarlo nella sua crociata di istigazione all'odio omofobico commissionato dalle lobby neofasciste che lo sostengono.
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