Jacopo Coghe si inventa la Costituzione mentre promette guerriglia contro il matrimonio egualitario


Jacopo Coghe, in qualità di portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, ha diramato un surreale comunicato stampa in cui annuncia guerriglia contro il matrimonio egualitario.
Inventandosi persino i principi costituzionali, dichiara:

La proposta sul “matrimonio egualitario” presentata dal Movimento 5 Stelle è irricevibile: secondo la Costituzione la famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna, aperta alla vita, merita un riconoscimento giuridico specifico che non può essere confuso con altre forme di unioni affettive.

Peccato che la Costituzione non preveda alcuna specifica sui sessi dei coniugi e il fatto che lui interpreti il termine "naturale" come un sinonimo di "eterosessuale" è un problema tutto suo o, al massimo, di un bravo psichiatra. Dato che la scienza ha ampiamente dimostrato che l'omosessualità è naturale tanto quanto l'eterosessualità, il fatto che lui sia omofobo è un dato irrilevante che non può avere alcuna valenza giuridica.
Sostenuto che lui non considera validi i matrimoni contratti da chi non ha ingravidato la moglie (come nel caso di Gandolfini), inizia a dire che lui vuole vietare ai gay di avere figli. Tira pure in ballo la GpA, mostrando tutta la disonestà intellettuale di chi usa una pratica usata dagli eterosessuali per attaccare solo i gay.

Estendere il matrimonio alle unioni gay significa estendere anche la legislazione sulla filiazione, spalancando le porte alle adozioni gay e alla pratica barbara dell’utero in affitto. Difendere l’unicità dell’unione tra uomo e donna non significa discriminare le coppie omosessuali ma distinguere tra due situazioni oggettivamente diverse, che meritano una disciplina giuridica diversa.

Come no. La discriminazione non sarebbe discriminatoria se un tizio di estrema destra si mette a urlare che lui si ritiene "ariano" in virtù delle sue pulsioni sessuali. Ed anche qui importa poco cse lui ritiene che l'odio sia "Oggettivamente" giusto, dato che a contare sono gli innumerevoli studi scientifici che dimostrano che i bambini crescono bene anche nelle famiglie gay.
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