La teoria di Sara Reho: «Non sono credente. Ma dato che la maggioranza degli italiani è cattolica, va fatto quello che dicono i cattolici»
Sara Reho, esponente nazionale del partito omofobo di Mario Adinolfi, ha rilasciato una surreale intervista alla sezione di Seriate del suo partito.
La signorina ha esordito dichiarando di non essere credente, ma di esigere l'imposizioni di leggi fondate sui dogmi religiosi perché «visto che la maggioranza degli italiani è cattolica, la maggior parte dei rappresentanti dovrebbe portare avanti le istanze che stanno a cuore ai cattolici».
In altre parole, lei vorrebbe uno stato autoritario che imponga presunte "leggi morali" che obblighino la popolazione ad un pensiero unico, non più basato sulla volontà di un popolo ma sulle istanze di chi si dichiara opinabilmente "cattolico" nel tentativo di parlare a nome di chi non la pensa come lui.
E così Adinolfi intesta a Gesù le sue battaglie per imporre torture ai malati terminali contro il volere della maggioranza degli italiani, per affossare il contrasto ai crimini d'odio come chiesto dalla maggioranza dei cittadini o per imporre la prepotenza minoranza no-vax alla maggioranza dei vaccinati. Tutto questo, secondo la signora Reho, perché chi si dichiara opinabilmente "cristiano" rappresenterebbe automaticamente la maggioranza anche se ha preso solo lo 0,6% di voti.
Non va meglio quando la signora Reho tenta di sostenere che l'omofobia sarebbe frutto di "cultura|" , indicando nel suo Simone Pillon il massimo rappresentante della "cultura" adinolfiniana. Ed è buffo giuri che lei non avrebbe mai offeso nessuno mentre invitava a "riempire di botte" le donne trans negli spogliatoi:
Come si contrasta tutto questo? Semplicemente studiando, imparando a sviluppare un pensiero personale e critico, interessandoci di ciò che accade tutti i giorni, non avendo paura di dire la propria opinione (naturalmente senza mancare di rispetto a chi ha idee differenti) e andando a votare; in questo modo siamo riusciti a bloccare il DDL Zan, non è stato facile, ma la versione più estremista del disegno di legge è stata fermata.
Viviamo in una Repubblica Democratica rappresentativa, quindi (almeno sulla carta) il potere è del popolo che lo esercita attraverso dei rappresentanti che è chiamato ad eleggere con intervalli regolari
Anche qui, nonostante le digressioni, nega che la maggioranza del popolo chiedeva il ddl Zan, mentre Pillon ha semplicemente impedito di discutere una norma che non piaceva alle lobby che lo finanziano.
E non va meglio quando inizia a dire che permettere ai malati terminali di poter scegliere della propria vita sarebbe nazismo, forse poco informata sul fatto che Hitler non assecondava il volere di chi era condannato ad atroci sofferenze.
Lamentando che un referendum deve lasciare vuoti normativi visto che può essere solo abrogativo, inizia a dire che il malato che vuole decidere per sé stesso deve subire "l'opinione" di chi vuole imporsi sui loro corpi:
Credo che i quesiti siano stati posti in modo sbagliato appositamente per prendere in giro i cittadini facendo propaganda a favore dell’eutanasia e del consumo di sostanze stupefacenti: i referenda proposti erano inaccettabili, in grado di creare dei vuoto legislativi e per convincere molte più persone possibili che è giusto ammazzare una persona e avere lo Stato come spacciatore. Parlo come persona molto lontana dalla religione, a cui piace sentire le opinioni altrui e a cui piace utilizzare le proprie conoscenze apprese con lo studio della Filosofia, della Storia e della Psicologia per trattare argomenti di attualità. La Vita è un bene indisponibile e nessuno ha diritto di toglierla ad un altro volontariamente (ad esempio possono accadere degli incidenti di caccia o stradali oppure casi di eccesso di legittima difesa in cui un uomo ne uccide un altro senza volerlo, ma è diverso da pugnalare una persona o iniettare/dare in mano per far bere un veleno ad un malato), nessuna Vita è inutile e tutti noi siamo importanti. Tutti. Uno Stato non può ammazzare i propri cittadini solo perché malati o disabili; Hitler, attraverso l’aktion t4, ha fatto la stessa cosa di alcuni Paesi in cui vigono leggi riguardo l’eutanasia e il suicidio assistito: ha compiuto un’azione eugenetica eliminando i disabili e i malati, fortunatamente all’epoca non esistevano le ecografie e il Nipt perché sennò avrebbe fatto abortire tutti i bambini con disabilità.
Curiosa è la sua digressione su quanto sia bello uccidere le madri degli animali per far morire di stenti i loro cuccioli o cu come sarebbe giusto eccedere nella "legittima difesa", arrivando a starnazzare che lei vede Hitler in chi decide della propria vita.