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Pillon si dice «onorato» di essere stato elogiato da Orban per la sua omofobia

Il senatore leghista Simone Pillon si dice «onorato» di essere stato elogiato da Orban per la sua omofobia, eccitato da chi impone leggi-antigay importate da Mosca mentre si rifiuta di aiutare gli ucraini a difendere le proprie figlie dagli stupri minorili commessi dai militari dei loro amici patriarchi.
Ed è rilanciando la solita truffa della fantomatica «ideologia gender» che il leghista Pillon si mette ad urlare che la discriminazioni e le leggi che negano la natura servirebbero a «proteggere i bambini» da ciò che le destre neonaziste vorrebbero vietare in qual loro scimmiottare Mussolini e Hitler.

Se pare grave il il fatto che questi soggetti spaccino l'odio per un fantomatico «diritto» a dover essere conformi ai pregiudizi di camerati e pedofili, ancor più disgustoso è l'eccitazione che il leghista ha ostentato nell'incontrare chi campa di razziamo, omofobia e sessismo:

E se il suo dire che la verità sarebbe una «ideologia» agli occhi delle lobby finanziate da Mosca, fastidioso è il suo citare i "riferimenti culturali" della propaganda neonazista contro i diritti dei bambini e delle minoranze.


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