Averara, il candidato di Adinolfi: «I gay sono nazisti che vengono a impartire lezioni di democrazia»


Fabio Annovazzi è il candidato sindaco di Mario Afinolfi ad Averara, un comune di 173 abitanti della provincia di Bergamo.
Lavora come redattore del giornaletto di Adinolfi, occupandosi principalmente di scrivere articoli contro il popolo ucraino in difesa dell'invasione armata di Putin. Ma è in occasione del voto con cui Pillon è riuscito ad impedire il voto del ddl Zan contro i crimini d'odio che l'uomo di Adinolfi scrisse:



Per partito presso, il contrasto ai crimini d'odio viene definito come una atto «liberticida» e i gay vengono definiti «lobby filo massonica» come Adinolfi ha insegnato loro a fare. Ovviamente giura che al maschio eterosessuale bianco non interessa impedire che i gay siano picchiati, dato che per loro pare sia più importante sabotare la campagna vaccinale o difendere per chi manda i proprio militari a stuprare bambine minorenni.

Linka così un suo articolo, in cui viene pubblicato un'oscena vignetta in cui sostengono che i gay vogliano denunciare gli eterosessuali perché "ostenterebbero" una imprecisata "famiglia tradizionale" rappresentata da Adinolfi e dalle sue due due. Giurano che i gay si direbbero "discriminati" dalle famiglie e, deridendo l'odio, ribaltano la verità dicendo che il ddl Zan avrebbe messo in carcere chi non è gay. Insomma, una vignetta chi chiaro stampo nazista che ripropone i metodi del Terzo Reich volto ad accusare gli ebrei di ciò che i nazisti facevano loro. Infatti sappiamo che è Adinolfi a non voler lasciare in pace le famiglie gay ed è sempre Adinolfi ad incitare i suoi proseliti a dire che la loro stessa esistenza sarebbe una "ostentazione" che lui sostiene offenda le sue due moglie e le loro rispettive figlie:



L'articolo di Fabio Annovazzi è anche peggio. Il candidato sindaco di Adinolfi scriveva:

C’era da aspettarselo. E’ cominciata la manfrina piagnucolosa dei pancia piena dopo l’esito negativo della votazione sul DDL Zan al Senato. Hanno perso in maniera roboante e ora accampano scuse patetiche, accusando il parlamento di essere scollato da quello che pensa realmente il paese. Io non so dove vivano questi, forse su Nettuno, ma ricordo loro sommessamente che le problematiche attuali di larga fetta della popolazione italiana sono ben altre.

Peccato che non si sia mai stata alcuna votazione sul ddl Zan, ma il tentativo di impedire che la norma potesse essere discussa. E Annovazzi dovrebbe spiegarci su quali basi giuri che "le problematiche attuali di larga fetta della popolazione italiana sono ben altre" dato che tutti i sondaggi indicavano chiaramente che la stragrande maggioranza della popolazione era favorevole alla norma.

Annovazzi preferisce però insultare i gay, in quella loro convinzione che le offese possano sopperire alla mancanza di argomentazioni:

Ma sono parole al vento le mie, sono oramai talmente accecati che non se ne rendono conto. Girano in queste ore con la bava alla bocca e gli occhi spiritati, aizzano folle di ragazzini grondando una perniciosa rabbia isterica. Probabilmente gli duole parecchio il fatto di non essere riusciti a schiaffarci nelle patrie galere, dopo la votazione alla camera lo davano quasi per scontato pregustando una succulenta vittoria, ma il boccone gli è andato decisamente di traverso.

Precisato che lui si dice certo che una legge contro l'istigazione all'odio lo avrebbe mandato in carcere, inizia a dire che la tutela delle vittime di odio sarebbe sarebbe nazismo:

Quello che mi preme mettere in evidenza è che da ora in avanti sarà una battaglia quotidiana continua, da parte di lorsignori, per dimostrare che i senatori si sono sbagliati e l’Italia è un paese omofobo che necessita di queste normative per garantire appieno i “nuovi diritti”. A dar retta al piagnisteo di questi cialtroni e dei loro fanatici fans sembra di vivere nell’epoca delle grandi dittature dove una parte della popolazione era appositamente perseguitata e discriminata. Basterebbe una risata per seppellirli se non fosse che la vera dittatura (del pensiero unico, ma non solo) la vogliono proprio instaurare loro. Hanno in mano praticamente tutta l’informazione, la stragrande maggioranza dei mass media, eppure parlano di diritti negati. Quali? Fatemi l’elenco per favore se ci riuscite. Attori, comici, cantanti, soubrette, influencer sono quasi tutti dalla loro parte e ciò nonostante si lamentano pure di non avere spazi sufficienti. Siamo al ridicolo, se non oltre. Questa banda dei pancia piena continua a mettere alla berlina la famiglia naturale da anni e pretende pure una legislazione apposita per farci tacere. Nazisti che vengono a impartire lezioni di democrazia. Pfui, direbbe il buon Paperino. In questi ore tutte le prime donne dell’artiglieria massonica della nota lobby si sono messe a cannoneggiare furiosamente. Così facendo smascherano spudoratamente le loro presunte buone intenzioni, mostrando la vera faccia e i subdoli intenti.

Naturalmente sostiene che non si possa essere "cristiani" senza essere omofobi e offre la sua falsa testimonianza sulla norma e sulle finalità della legge. Ovviamente precisa che il suo fine è impedire ai gay di avere figli perché la prole va ritenuta a chi ha una o più moglie ritenute compatibili con le sue pulsioni sessuali:

Ho preso la briga di leggere e ascoltare tutto quello che questi campioni di “democraticità” dicono e scrivono. Una cosa mi ha fatto inferocire parecchio, più delle loro patetiche manfrine. Strumentalizzano i ragazzi, chiedendo un insensata ed OBBLIGATORIA educazione sessuale nelle scuole di ogni fascia, persino ai bambini dell’asilo. La cosa mi fa trasalire ma non mi lascia per nulla di stucco. Lo sapevo già da tempo che questo è il loro obbiettivo vero nel mirino da tempo, al di là della retorica ridicola con cui ciarlano, lo sdoganare l’omogenitorialità, trasformando i loro inconsulti desideri in diritti. Orchi meschini e null’altro. E allora non si può tacere, dobbiamo salvare l’innocenza ribellandoci a queste pretese assurde, ed è vitale gridarlo ancora più forte: giù le mani dai bambini! Stanno per giunta irretendo i nostri ragazzi più grandicelli con una melodia a senso unico su note che profumano d’inferno, solo se siamo vigliacchi non combattiamo per il loro vero bene. Questa battaglia, specie per un credente, non solo è necessaria ma è assolutamente doverosa. Ma anche chi non ha la grazia della fede se apre gli occhi non può non avere perplessità in ambito. Basta solo un po’ lume di ragione per sbugiardare menzogne vestite malamente da un buonismo che calza davvero male. Cercano in ogni modo di aprire le cosiddette finestre di Overton per fare passare come normali idee raccapriccianti.

Inizia così a dire che bisogna vietare ia gya di poter adottare bambini sulla base delle teorie numeriche diffuse dalle organizzazioni forzanoviste. Ma il signorino non spiega perché decida che i genitori adottivi sarebbero bravi se eterosessuali ma diventerebbero "ignobili" se gay:

Tra le tante idiozie circolanti mi capita di leggere falsità mostruose sul web che vanno smascherate velocemente, prima che una bugia ripetuta cento volte diventi una mezza verità. Porto un esempio concreto. Tanti sbadati, diciamo così, asseriscono che piuttosto che vedere un bambino languire in un orfanotrofio, perché abbandonato o affetto da grave malattia, vada bene qualsiasi genitore, anche single, e qualsiasi tipo di “famiglia”. Falso, clamorosamente falso, ed è ora di finirla con queste castronerie che non stanno in piedi. Chi non vive in un mondo irreale, e va quel tantino oltre la propaganda dei pro gender, sa benissimo che per ogni bambino da adottare ci sono a disposizione ben cinque coppie di papà e mamma pronte a fare carte false pur di amarlo e prenderlo sotto il proprio tetto. E allora, di che parlano? Rimarchiamolo questo quando la propaganda si fa insistente e a senso unico, sbandierando storie inesistenti o inventate di sana pianta. E specifichiamo che se qualcuna di queste coppie si scoraggia e getta la spugna è solo per lungaggini burocratiche spesso insensate e per chi meschinamente cerca anche di lucrare danaro sull’enorme disagio di questi piccoli. Tirando le somme dunque è inutile camuffare il male per renderlo appetibile, non diverrà mai un bene, neanche sotto abiti di lusso. Specie se sotto quel travestimento si nasconde un qualcosa di ignobile, un voler esaudire desideri sulla pelle di qualcuno di semplice ed indifeso come lo sono i fanciulli. La vita non è un bene di consumo, un uomo non si vende e non si compra cari schiavisti 4.0. Per cui lo grido ancora più forte se mai ce ne fosse bisogno: giù la mani dai bambini! Abbiamo vinto una battaglia ma, metaforicamente, la guerra prosegue e occorre affilare le armi senza tentennamenti. Comunque, non praevalebunt!

Se è molto fastidioso il loro voler continuare a usare i bambini per incitare odio, inventandosi che il rispetto sarebbe una minaccia pe ri bambini, non pare un caso che il suo articolo si concluda con le solita citazione con cui anche il camerata nazifascista Fabio Tuiach chiude i suoi post quando giura che Mussolini sia un martire o che Hitler sieda alla destra del Padre. E se i gay fossero "nazisti" come sostiene lui, chiederà a Putin di "denazificare" l'Italia come il loro idolo dice di voler fare in Ucraina?
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