Don Antonello Iapicca: «Il Pd è satanico-massonico. La lotta all'omofobia danneggia i nostri figli»


Don Antonello Iappicca, ossia quel sacerdote integralista che incolpava i Maneskin per l'invasione russa dell'Ucraina, ha pensato fosse divertente strumentalizzare un post di Enrico Letta sulla sua odiata Giornata contro l'omofobia per accusare il Pd di «ideologia satanico-massonica».
Ed ovviamente inizia a strillare che lui esige che la donna venga costretta con la forza a partorire bambini che la sua Silvana De Mari chiarisce servano all'integralismo organizzato per dichiarare una guerra ai mussulmani in modo da poter terminare chiunque non la pensi come Putin. In fondo il loro Mussolini era solito dire che il numero è potenza, soprattutto se si pensa che le persone siano pedine sacrificabili da spostare sulla scacchiera del proprio profitto ideologico. Ed è con toni surreali che il prete scrive:



A dirlo è un tizio che invita i suoi proseliti a dare ascolto alle organizzazioni forzanoviste, giurando che l'educazione al rispetto serva a «danneggiare» i suoi figli.



Nell'articolo, la solita Maria Rachele Ruiu della solita Provita Onlus cerca di spaventare i genitori omofobi giurando che «Il problema di questa Giornata però è che, con la scusa di educare al rispetto e contro il bullismo, si incoraggia a entrare nelle scuole a parlare di identità di genere, omosessualità, transgenderismo, famiglie omogenitoriali e utero in affitto a bambini di sei anni che avrebbero il diritto a vivere la loro età per quella che è, senza essere confusi, né traumatizzati. Tutto questo, oltretutto, è figlio di un approccio e di un’ideologia che il mondo sta riconoscendo come dannosi».
Se ovviamente è una sua fantasia che si parlerà di tutti quei temi a bambini di 6 anni, surreale è come giuri che i bambini verrebbero «confusi e traumatizzati» se si dirà loro che alcune persone sono gay.

L'intervista è a firma di Luca Marcolivio, giornalista accreditato alla Sala Stampa della Santa Sede dal 2011 che risulta direttore di Cristiani Today e collaboratore de La nuova Bussola Quotidiana di Provita Onlus. Ed è alquanto antipatico il suo domandare alla sua datrice di lavoro se «è possibile una minima forma di dialogo con gli esponenti LGBT+, che spesso attaccano in modo violento le associazioni familiari?».
Ricorrendo a quel "loro contro noi" che fu alla base di tutta la propaganda fascista, la signora Ruiu se ne esce rispondendo:

È necessario uno sguardo di benevolenza. È necessario ricordarci che a scontrarsi sono due antropologie. Noi siamo schierati contro una di queste due antropologie ma non siamo contro nessun uomo. È necessaria l’accoglienza incondizionata della dignità di ogni uomo. Detto ciò, rimangono dei punti inconciliabili. Faccio un esempio: l’onorevole Elio Vito aveva diffuso un tweet in cui affermava che, secondo lui, il disegno di legge per rendere l’utero in affitto un reato universale calpesterebbe dei diritti. Ecco, io non posso accettare il fatto che comprarsi un bambino possa essere un diritto. Non è un diritto strappare un bambino a una mamma, non è un diritto nemmeno sfruttare il corpo delle donne. Però, posso accogliere il fatto che questo finto diritto nasce da un desiderio che è quello di amare e di essere amati. Dobbiamo evitare di scadere in un “derby” antropologico, per cui io sono buona e qualcun altro è cattivo. Dovremmo invece guardare l’uomo. Il nostro lavoro è quello di uscire da questo “derby”. Per concludere, la Giornata contro l’Omofobia è negativa, perché è impostata come un “derby” ideologico, di cui i nostri figli pagano il prezzo più alto.

Peccato che la signora Ruiu dimentichi che è la sua organizzazione a creare uno scontro tra una tizia che dice di di non voler accettare che altre persone possano vivere la loro vita in santa pace e le sue vittime. Peccato che sia la signora Ruiu a dire che a lei non sta bene che altre donne possano scegliere come usare i loro corpi, urlando che lei esige che siano obbligate a fare quello che le ordina lei.

Se ha ormai stufato la loro solita retorica si quanto sia brutta la GpA e su come però si debbano vietare le adozioni dato che è evidente che a loro non frega nulla delle donne ma solo di impedire che i gay abbiano una famiglia, parrebbe sempre ispirato al nazismo il suo tentativo di incolpare le sue vittime per uno scontro che è la sua organizzazione a creare.
E ci dica la signora: dove vedrebbe un "derby" in una circolare che invitava le scuole ad organizzare "occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali"?
1 commento