I nazisti che si sentono legittimati all'antisemitismo da Giuseppe Brindisi


L'ex consigliere nazifascista Fabio Tuiach sostiene che Hitler sia il più grande cristiano di tutti i tempi e dichiara che i preti lefbrariani che hanno aiutato le lobby neofasciste ad aizzare i disordini verificatesi al porto di Trieste invitino i camerati a non tradire l'ideologia di Mussolini.
Ovviamente si dice eccitato come una scolaretta dalle trasmissioni populiste di Rete 4 che hanno trasmesso un indecente comizio del suo amato ministro russo che invita all'antisemitismo, anche se l'ex consigliere pare infastidito da chi dice che il suo Hitler sarebbe ebreo dato che lui ama Hitler e odia gli ebrei in quanto nazista. E così si inventa che il battesimo servirebbe a de-ebraicizzare gli ebrei che lui dice vadano perseguitati come faceva il suo idolo nei suoi campi di sterminio:



Ovviamente è il solito Maurizio Blondet ad aver eccitato l'antisemitismo del nazista triestino, il quale si affretta a spergiurare che i russi abbiano ragiona a diffondere le teorie dell'avvocato di Hitler. E così Blondet inizia dire che sarebbe «addirittura da 22 anni che la ricerca genetica ha provato l’esistenza nel DNA hitleriano di un elemento genetico ebraico». E se quella teoria fa sorridere, Blonder fa di peggio nell'asserire che «l’ebraismo di Hitler non ha bisogno di essere ricercato con il microscopio a livello di cromosomi, ma è lì da vedere, anzi vistosissimo nella sua azione di duce tedesco: è il suo razzismo politico e ideologico».

Cercando di compiacere la propaganda russa con discorsi antisemiti da ventennio, Blondet incalza:

L’ebraismo infatti non è tanto una razza (o ben poco), ma una educazione, una ideologia di cui i figli d’Israele s’imbevono fin dall’infanzia dal Talmud, dalle prediche del rabbino e dalla mamma, in genere dal loro ambiente: che loro sono la razza superiore, e che tutti gli altri uomini sono “animali parlanti” perché senza un’anima spirituale, da usare come schiavi della razza eletta e da sfruttare, governandoli col terrore.
Questo disprezzo e odio per il resto dell’umanità è il carattere precipuo di un ebreo, ciò che lo caratterizza come ebreo; ci sono ebrei che come il dottor Zelenko che lotta per curare gli altri esseri umani senza distinzione con le cure vietate dal Potere Pfizer, anche se porta i cernecchi e la kippà e il barbone non lo considero giudeo, aderisce alle idee universali dell’uomo che sono cristiane. O meglio cristiano-romane: il diritto romano conobbe a suo danno ed identificò il particolarismo e razzismo ebraico (financo biologico, come attesta la stretta endogamia, anche fra primi cugini), fomite di continua turbolenza e sedizione, definendo giuridicamente il gruppo “inimicus humani generis”, essendo la amicitia verso il genere umano il dovere e il compito dell’imperium augustale, da Augustus (che fa crescere, prosperare).
Dunque Hitler nutriva questo carattere ebraico – ritenere le altre razze inferiori – e non come sentimento privato, il che sarebbe stato ancora tollerabile; ne fece il nerbo dell’ideologia del Terzo Reich.

È dunque in nome di Giuseppe Brindisi ch ei nazisti si sentono legittimati a risfoderare le peggiori teorie naziste, inventandosi che gli ebrei debbano essere sterminati perché chi li uccideva nei forni crematori si diverte a giurare che sarebbero intrinsecamente malvagi al contrario degli eroici cristiani russi che stuprano minorenni accusate di essere naziste perché cittadine di uno stato in cui il presidente ha origgini ebraiche.
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