Il candidato di Adinolfi sostiene che l'omosessualità sarebbe una religione contraria alla laicità dello stato


Angelo Mandelli, candidato sindaco di Adinolfo ad Alessandria, risulta l'autore di un articolo in cui si tenta di sostenere che l'omosessualità sarebbe una religione.

Rabbioso come sua abitudine, scrive:

“Lo stato è laico e non confessionale” tuona Draghi dagli scranni del parlamento. Ciò nonostante, la religione arcobaleno e i suoi simboli vengono imposti a tutti, tramite le istituzioni. Almeno in alcune parti d’Italia.
A Milano non bastavano le metropolitane arcobaleno, adesso pure i colori del gay pride su Palazzo Marino!
Il tutto con la disinvoltura dei fascisti (quali sono) senza vergogna. Ci dicono che la bandiera arcobaleno è un simbolo che deve andare bene per tutti. Ma questo è falso. C’ è tutta una ideologia, una filosofia e una politica dietro questo simbolo. Come fanno a dire che è un simbolo super partes?

Se Mandelli parrebbe non sapere cosa fosse il fascismo date le dichiarazioni, pare surreale anche suo pretendere l'imposizione di simboli confessionali mentre urla che il rispetto non sarebbe un valore da lui condiviso.

Scimmiottando un Adinolfi che accusa tutti di "dittatura" mentre chiede leggi che impongano il suo volere, il suo candidato incalza:

Siamo di fronte ad una doppia dittatura. Quella di imporre dei simboli di parte a tutti, e quella di imporre la interpretazione di questi simboli, che pretendono loro. Se la suonano e se la cantano. Come quando nel secolo scorso qualcuno cercava di imporre a tutti la falce e martello, dicendo che era il “simbolo dei lavoratori”, e tu non potevi non essere d’accordo, se no discriminavi il proletariato ed eri uno sporco repressore dei suoi diritti.
Intanto questi “combattenti contro la discriminazione” vietano che dei gruppi di cittadini, nella loro autonomia, espongano dei manifesti che vogliono loro, negli spazi privati. Anche qui una doppia dittatura. Quella di usare le istituzioni per imporre dei simboli di parte, e quella di impedire dei simboli di parte che vengono esposti autonomamente dai cittadini a nome proprio negli spazi privati. Un totale ribaltamento e confusione di ruoli e di competenze che dimostra quanto siamo in mano a gente pericolosa che non ha nessuna nozione dello Stato e delle istituzioni.
Non dovrebbero amministrare nemmeno un pollaio. E invece hanno in mano una città come Milano.

Firmato Angelo Mandelli, candidato sindaco ad Alessandria per Mario Adinolfi.
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