Il liceo Serpieri di Rimini ha attivato la carriera alias


Il liceo Serpieri di Rimini ha attivato la carriera alias per gli studenti transgender. Ed ovviamente il rispetto ha suscitato le immancabili polemiche delle destre, come spiega Marco Tonti di Arcigay:

Da una parte la burocrazia anagrafica, ottocentesca e polverosa, dall'altra la vita e la serenità di giovani studenti transgender. Ogni persona di buon senso non avrebbe difficoltà a fare una scelta eppure la decisione del liceo Serpieri di Rimini ancora solleva polemiche retoriche e stantie.
Per capire basterebbe avere l'umanità e l'umiltà di mettersi nei panni di giovani ragazzi e ragazze che prendono consapevolezza di sé e del proprio corpo, che si mettono alla ricerca di un'identità che corrisponda al loro essere interiore, che devono affrontare l'angoscia di come porsi con la famiglia, amici e insegnanti. In tutto ciò una burocrazia ottusa e incapace di rappresentare il mondo così com'è diventa una ferita e un'umiliazione quotidiana.
Un plauso alla dirigenza del liceo Serpieri per avere con consapevolezza e convinzione adottato la carriera alias, uno strumento essenziale (ma purtroppo non sufficiente) per dare un po' di serenità a sempre più giovani per facilitare il loro benessere e il loro percorso scolastico, e per far capire loro che le istituzioni sono sensibili ai temi dell'identità e del'orientamento sessuale e che nessuno e nessuna deve sentirsi solo o abbandonato nel percorso di scoperta e di sviluppo della propria personalità.

Sono anche io un insegnante, e quando per la giornata contro l'omotransfobia ho affrontato il tema con le mie classi, un ragazzo di prima mi ha chiesto: "prof ma perché ci sono persone che sono contrarie? è solo un bene e non toglie niente a nessuno." Se lo capisce un ragazzo di prima superiore credo lo possano capire davvero tutti.
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