Salvini vuole una libertà di espressione a senso unico


Matteo Salvini ama fare vittimismo, spesso pubblicando tra le lacrime ogni fotografie ritragga una qualche contestazione alle sue invettive contro i migranti, contro le minoranze religiosi o contro le persone lgbt. Quest'oggi si lamenta che Il Fatto Quotidiano lo abbia contestato, peraltro tritando in ballo la "democrazia" davanti a quella che potrebbe al massimo essere satira opinabile:



Eppure Salvini diceva che un politico che offende una persona sulla base del colore della pelle fosse lecit "satura" e diceva che insultare Maometto fosse una cosa che lo faceva letteralmente scompisciare dalle risate. Evidentemente lui vorrebbe una libertà di espressione a senso unico che imponga la sua idea di "satira" contro i gruppi che vengono molestati dal suo partito:







Il consigliere difeso da Salvini è il leghista Fabio Rainieri, il quale modificò una fotografia del ministro Cecile Kyenge ritraendola come una scimmia in comunione con gli insulti del leghista Borghezio (anch'esso condannato per incitamento all'odio). Ma il padano giura sul cuore immacolato di Maria che quella fotografia fosse "satira", mentre chi fa satira ritraendolo come un cinghiale sarebbe "antidemocratico" perché critica il suo pensiero:

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